Ancora cambiamenti e soprattutto avvertimenti per i percettori del RdC 2023: a breve, infatti, partiranno i controlli
Nonostante sia iniziato solo da qualche settimana, in realtà il 2023 si è dimostrato sin da subito molto infido e soprattutto inflessibile nei confronti dei percettori del Reddito di Cittadinanza. Sembra, infatti, che per coloro che hanno la possibilità di beneficiare del RdC, non ci sia ancora la possibilità di poter prendere un sospiro di sollievo e vivere un momento di tranquillità: ma cosa sta succedendo?
D’altronde non è certo un mistero quella che è l’intenzione del Ministero: se ad oggi infatti si sta occupando di ridurre le schiere di coloro che percepiscono il RdC, cercando di re immeterli nel mondo del lavoro e professionalizzarli attraverso dei corsi, per il 2024 il loro desiderio è quello di arrivare a una totale abolizione di questo beneficio economico. Qualcosa però sembra già starsi muovendo e adesso sono in arrivo dei controlli molto specifici.
Controlli, in arrivo quelli per il RdC 2023
Ebbene sì, sembra proprio che siano in arrivo ancora nuovi controlli e sempre più serrati per quanto riguarda i percettori del Reddito di Cittadinanza. In particolare, stiamo parlando proprio di quelle categorie di persone che hanno ancora la possibilità di ricevere le somme stabilite dal RdC ma che nel corso delle scorse settimane hanno firmato il cosiddetto Patto per il Lavoro. Per sapere di più di quello che stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
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Quando parliamo di Patto per il Lavoro, per chi non lo sapesse, facciamo riferimento a uno dei tanti cambiamenti che sta interessando per il mondo del RdC da qualche mese a questa parte e che obbliga i suoi percettori a frequentare dei corsi di formazione. Qualora non ci si attenesse ai patti, e quindi si venisse meno a questa frequenza obbligatoria, allora si andrebbe incontro a una revoca del sussidio economico in questione.
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Si tratta, infatti, proprio di una delle ultime novità che riguarda il RdC nel corso del nuovo anno e che è possibile riscontrare anche all’interno della Legge di Bilancio. Proprio a proposito di questa nuova legge, inoltre, sembra proprio che i controlli siano in procinto di partire dopo tanta attesa per quanto riguarda questi specific sei mesi di formazione obbligatoria.