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Tasse

Agenzia delle Entrate | In questo caso scattano controlli sui bonifici

Ecco su quali aspetti si concentra l’attenzione dell’Erario nei confronti delle operazioni di pagamento dei correntisti. Di cosa si parla

Bonifico di pagamento (Foto Adobe – pensioniora.it)

Lo scambio di denaro rappresenta un tema che non è strettamente presente nella cronaca giornaliera delle istituzioni, ma è di certo costantemente presente in agenda. Per esso si intende quel sottile riferimento a ciò che comporta uno scambio di denaro per l’acquisto di beni o servizi, o meglio dell’uso del contante, non proprio trasparente, per ottenerli. Da decenni oramai le istituzioni e gli organi di controllo – Guardia di Finanza inclusa – sono impegnati nell’assillante lotta alla evasione fiscale, causa della erosione di risorse economiche sottratte allo Stato.

Per perseguire tale obiettivo, negli anni più recenti, si è perfezionata una normativa frutto del processo di uniformità giuridica all’interno dell’Unione Europea: si tratta della legge antiriciclaggio, che prevede misure contro il riciclaggio di denaro per scopi mafiosi o terroristici e molto altro. Nell’ordinamento è definitivamente normata la tracciabilità del denaro, la quale ha trovato attualmente come valido alleato la tecnologia.

Agenzia delle Entrate, quando si attivano le verifiche sui bonifici

Bonifico di pagamento (Foto Adobe – pensioniora.it)

Grazie all’ascesa degli acquisti on line e del preferenziale uso delle carte magnetiche (più o meno associate al conto), i pagamenti elettronici sono diventati una realtà assodata, a vantaggio degli scopi perseguiti dalla legge stessa. Anche sotto il profilo della spesa presso i negozi, la normativa è stata incentivata dalla nuova tendenza, imponendo l’obbligo del dispositivo POS agli esercenti e agli uffici.

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Parallelamente, ogni governo ha espresso la sua sotto il profilo del tetto del contante consentito per ogni singola transazione di denaro. Da mille euro, si è passati ai duemila del 2022, fino alla soglia del 2023 pari a cinquemila euro; nel mezzo, sono passati tre governi. La sicurezza degli organi preposti tiene sotto osservazione anche altri servizi finanziari, tra l’altro ampiamente diffusi: i bonifici di pagamento. 

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Non esiste, in realtà, un limite massimo sull’importo dei bonifici, ma quando è particolarmente elevato, l’istituto di credito si riserva l’opzione di far scattare dei controlli di sicurezza, incluso tra i quali la segnalazione all’Agenzia delle Entrate. Un conto è il bonifico una tantum, cioè viene emesso un ordine per una singola transazione; un conto è invece il cosiddetto bonifico permanente o automatico, ripetuto a intervalli regolari. I controlli più diffusi dell’Agenzia riguardano in maggioranza il trasferimento di denaro verso l’estero, in special modo quando subentra la contestuale chiusura del conto corrente italiano. La regolarità legale del bonifico si ottiene con l’autorizzazione del debitore, registrato dalla banca e notificato da tutti i soggetti; il creditore inoltre deve essere titolare del RIB (Bank Identity Statement).

Pubblicato da
Roberto Alciati