C’è qualcuno che può leggere il testamento di una persona deceduta in anticipo rispetto gli eredi? Scopriamolo insieme
Molte persone, prima di morire, decidono di stilare un testamento con le loro ultime volontà. Si tratta di un “un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse”. Così è definito il testamento nel Codice Civile nell’articolo 587.
Un testamento, dunque, è una delle espressione più forti della volontà privata di un soggetto. Alla morte della persona che ha scritto il testamento, gli eredi potranno partecipare alla lettura del testamento, se ovviamente è stato stilato. Ma c’è qualcuno che può leggere il testamento in anticipo?
Nel nostro Paese esistono varie tipologie di testamento. La forma più conosciuta è sicuramente quello olografo che si caratterizza per l’assenza di un particolare rigore formale, della non necessità di ricorrere al notaio per la stesura o di premunirsi di testimoni. La regola base è che tale documento per essere valido deve essere scritto dalla mano del testatore, datato e sottoscritto.
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Esiste poi la forma pubblica del testamento: questa è l’unica variante notarile prevista dall’ordinamento italiano. In questo caso si tratta di un vero e proprio atto pubblico ricevuto da un notaio in presenza di due testimoni, avente a oggetto un atto di disposizione del patrimonio di un de cuius.
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Nel caso di atto notarile sarà il notaio a leggere per la prima volta il testamento agli eredi convocati dopo la morte del loro parente. Quello olografico, invece non sono quindi validi se non scritti di pugno dal testatore e se non contengono la firma e la data. In questo caso gli eredi potrebbero benissimo dare esecuzione spontanea alle ultime volontà del defunto senza bisogno di recarsi dal notaio.
Ne consegue che se il testo è un documento olografo gli eredi possono sin da subito aprire il testamento e leggerlo. Quello notarile, invece, è conservato da un notaio per cui alla morte del testatore gli eredi devono contattare il notaio che custodisce il documento, consegnare il certificato di morte del testatore e attendere la convocazione per la lettura delle ultime volontà del defunto.