Fate molta attenzione perché nel 2023 ci sarà una scadenza molto importante per il vostro mutuo: ecco cosa
Se anche tu hai un mutuo, allora proprio non puoi perderti quello che noi di PensioniOra abbiamo da dirti: nel corso di questo nuovo anno, il 2023, c’è infatti una scadenza che proprio non potete sottovalutare o dimenticare. Per scoprire di cosa si tratta, continuate a leggere insieme a noi.
Ciò di cui vi stiamo parlando è un decreto dal nome “Mille proroghe” e che è stato emanato in proroga dal 31 Marzo al 30 Giugno. Secondo quanto stabilito da questo decreto, infatti, tutte le persone interessate sono proprio coloro che hanno all’attivo un mutuo e che nel corso del nuovo anno dovranno fare ben attenzione a non dimenticare una data molto importante. O per meglio dire una scadenza: per sapere di cosa si tratta, continuate a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Scadenza 2023, cosa non dimenticare per il mutuo
Il decreto in questione di cui vi stiamo parlando riguarda, nello specifico, tutti coloro che hanno un mutuo all’attivo o che vogliono fare richiesta e indica loro quali sono le scadenze che proprio non possono sottovalutare per quanto riguarda la presentazione delle domande per poter accedere alle garanzie potenziate del Fondo di garanzia prima casa per i mutui. Per scoprire in modo più approfondito di cosa stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
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Secondo quanto stabilito dall’emendamento del decreto Milleproroghe, infatti, è stato stabilito di concedere più tempo per quanto riguarda la domanda di mutuo che arrivano dai più giovani. La proroga in questione, nello specifico, vede il periodo di scadenza arriva dal 31 Marzo fino adesso al 30 Giugno 2023. Ma chi sono coloro che possono beneficiare di questa proroga?
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Tra coloro che rientrano nella proroga per quanto riguarda la presentazione di domanda del mutuo, troviamo, in particolar modo le giovani coppie ma anche i nuclei familiari monogenitoriali che hanno figli minori o ancora al di sotto dei trentasei anni con un contratto non tipico e un reddito che non supera i quaranta mila euro. Senz’altro, dunque, si tratta di una proroga che appare ghiottissima agli occhi di questi beneficianti.