Le famiglie con figli a carico può ottenere agevolazioni economiche, che ora si traducono esclusivamente nell’assegno unico
Dal 2022 tutti i bonus per le famiglie con figli sono confluiti nell’assegno unico ed universale. La misura ha eliminato automaticamente tutti gli altri bonus, ad eccezione del bonus asilo nido, che è stato riconfermato anche per il 2023. Ciò che contraddistingue l’assegno unico rispetto agli altri bonus è la sua universalità. Che significa che tutte le famiglie, su richiesta, possono ricevere l’assegno. L’unica discriminante in base al reddito è l’importo. Con un reddito superiore a 40mila euro annui si percepisce il minimo, che corrispondeva a 50 euro a figlio per mese, cifra che verrà adeguata al tasso d’inflazione da marzo 2023.
Per ottenere un importo maggiore si deve consegnare l’ISEE in corso di validità, dal primo gennaio di ogni anno al 31 dicembre dell’anno stesso. Nel caso in cui durante l’anno ci siano variazioni di reddito, il percettore è obbligato a comunicarle all’INPS per consentirgli di effettuare il ricalcolo.
Assegno unico per i figli, cosa devono fare le famiglie entro fine febbraio
Le famiglie con figli che percepiscono l’assegno unico dal 2022, non dovranno fare nuova richiesta dell’assegno unico. Questo è stato confermato dall’INPS. Le erogazioni del secondo anno, con i nuovi importi adeguati al tasso d’inflazione partiranno dal mese di marzo 2023. Ed a febbraio, nello specifico il 28, terminerà il nuovo anno. Dunque l’INPS avrà bisogno del nuovo ISEE in corso di validità per ricalcolare gli importi. Le famiglie che entro tale data non aggiorneranno l’ISEE non perderanno il beneficio, ma esso sarà corrispondente al minimo dell’importo. Chi invierà l’ISEE entro il 30 giugno 2023 avrà diritto agli arretrati dal mese di marzo.
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Chi invece salterà anche questa data, inizierà a percepite l’importo maggiorato dal mese successivo alla consegna dell’ISEE in corso di validità, ma senza arretrati da marzo. Dunque chi ha già l’assegno unico non dovrà dimenticare la data del 28 febbraio come scadenza ultima per agiornare l’ISEE.
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Anche se l’INPS promette gli arretrati, è bene non entrare in tale ginepraio. Alcune persone che hanno consegnato tardi l’ISEE per il 2022 ma che aveveano diritto agli arretrati da marzo a giugno 2022 li stanno ancora aspettando.