Entrati nel novero dei beneficiari delle spese gratuite per le visite specialistiche, i soggetti devono presentare questi requisiti. Quali
Se l’Italia, come recita la Costituzione, è una repubblica fondata sul lavoro, si può altresì dedurre che una fondamenta non scritta ma convenzionalmente riconosciuta è la salute. Non è di certo un canone di poco conto, considerando il babelico ed elefantiaco sistema sanitario nazionale, che, nonostante tutto, è visto come un modello – sull’esemplare piano della sanità gratuita – da parte di molte democrazie occidentali.
In termini più concreti, non si può nemmeno ignorare i fattori che condizionano una siffatta struttura articolata come quella della sanità nazionale; fra tutti, pesa la incommensurabile massa di persone anziane di cui è composta la società italiana. La prima, infatti, impegna – più che nelle altre società europee, ma anche mondiale – l’organizzazione sanitaria a causa dello straordinario numero di prestazioni legate alle patologie legate all’età.
Il Sistema Sanitario Nazionale non è certamente una esclusiva questione privata tra lo Stato e l’anziano cittadino. A riprova di ciò, vi sono gli illuminanti esempi del progresso civico apportato dalla Legge 104 per i diritti della disabilità, oltre alla rete, ogni anno variabile, dei bonus e degli incentivi ai nuclei familiari ove sono presenti figli con handicap gravi, da assistere sia sotto il profilo delle cure e dell’assistenza che della crescita e dell’istruzione.
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Anche verso le persone più anziane affette da gravi patologie e bisognose di assistenza sono riservati incentivi come il bonus badante, tale da offrire dei progressivi rimborsi del denaro speso e investito nella assunzione di una badante. Lo strumento però più noto e richiesta rimane indubbiamente l’esenzione del ticket sanitario. Raggiunta dagli over 65 ma ottenibile anche dai bambini sotto i 6 anni, l’esenzione rappresenta un diritto acquisito acquisito disoccupazione, pensione sociale o minima.
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Insomma, per motivi di reddito. Ogni tipologia di soggetto sopracitata viene individuata amministrativamente dai codici E01 (bambini fino a 6 anni e anziani con più di 65 anni), E02 (disoccupazione e familiari a carico), E03 (riceventi l’assegno sociale), E04 (riceventi la pensione minima). Questi i rispettivi tetti reddituali annui: 36.151,98 euro (codice E01); 8.263,31 euro aumentabile a 11.362,05 euro con un coniuge a carico (E02 e E04). Oltre all’autocertificazione del reddito e la copia di documento di identità in corso di validità, valide per tutti, è indispensabile l’indicazione del Centro per l’impiego di appartenenza per i disoccupati.