Assegno unico, febbraio è un mese speciale per chi riceve l’assegno. Buone notizie dall’INPS nell’ultimo mese del primo anno
L’assegno unico sta per spegnere la prima candelina. E dopo un po’ di rodaggio iniziale sembra che la misura funzioni a dovere, anche se come l’INPS sottolinea, i ritardi sono da attribuire a domande errate da parte del richiedente o errori sull’Iban per gli accrediti. In ogni caso quest’anno l’assegno unico ha creato un incremento di lavoro incredibile all’ente di previdenza sociale. Al punto che 20 milioni di euro sono stati stanziati per bandire centinaia di posti di lavoro per aumentare l’organico, proprio per occuparsi dell’assegno unico.
L’INPS si occupa di tutte le fasi. raccoglimento e valutazione della domanda, comunicazione dell’esito, calcolo dell’importo, accredito. E sovente, specialmente nei primi tempi, molte famiglie hanno lamentato ritardi o addirittura assenza di pagamenti per alcune mensilità. Oppure alcune famiglie stesse hanno presentato il documento ISEE in ritardo rispetto al mese di marzo, ma comunque entro il mese di giugno, avendo così diritto ad eventuali arretrati.
Quindi esistono ancora delle condizioni in cui le famiglie devono percepire gli arretrati sull’assegno unico. Dato che sta per finire il primo anno, nello specifico con il termine del mese di febbraio, ed il secondo anno prenderà piede nel mese di marzo, con nuovi importi, maggiorati a causa dell’inflazione, entro febbraio l’INPS dovrebbe sistemare le pratiche dei pagamenti. Quindi erogare a tutte le famiglie gli arretrati che non ha versato in precedenza, e che potrebbero avere motivazioni differenti.
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Dunque buone notizie per i percettori dell’assegno unico che attendono da mesi gli arretrati. Tuttavia chi non riceverà gli arretrati entro il mese di febbraio non deve disperare, nessun pagamento è perduto, si tratterebbe solo di un ulteriore ritardo. L’INPS preferibilmente preferirebbe chiudere la pratica arretrati entro il primo anno, ma può comunque erogarli anche dal mese di marzo.
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Si ricorda ai percettori che entro il 28 febbraio dovranno inviare il nuovo ISEE in corso di validità. Se così non fosse, dal mese di marzo l’assegno unico sarà in misura minore, ovvero pari al minimo importo previsto.