Ecco in quali condizioni e circostanze si stabilisce il risarcimento alle famiglie dei passeggeri coinvolti e chi se ne fa carico. Di cosa si parla
Nelle farmacie, parafarmacie, nei supermercati, e per non parlare dei duty-free, dove si trova di tutto al riguardo: gomme da masticare, pasticche, gocce omeopatiche per calmare l’agitazione salita. Insomma, tutti – o quasi tutti – i rimedi per superare la famigerata paura per l’aereo. Sì, nel corso degli anni la percentuale dei passeggeri non ha fatto altro che crescere, grazie al graduale accesso sempre più economico al servizio dei cieli; ma forse, proprio in virtù di un bacino allargato, non mancano mai coloro che hanno qualche difficoltà a restare per qualche ore stabili sui sedili della fusoliera.
D’altronde, il terrore di un incidente è esorcizzato da molti anni mediante le favorevoli statistiche che descrivono l’incolumità del trasporto civile: come si suole sovente dire, si rischia di mettere in pericolo la vita molto di più attraversando sulle strisce pedonali o guidando in strada con la propria automobile, piuttosto che viaggiando su un aereo. Certo, è fuor di dubbio che ogni qualvolta si verifica un incidente, si viene colpiti dalla forza delle immagini, più vicine ad un disastro che ad un tamponamento.
Vittime incidenti aerei, quali risarcimenti alle famiglie?
Bisogna tuttavia riconoscere che il grande numero di dotazioni di sicurezza presenti a bordo ha quantomeno colmato le percentuali di perdite di vite umane nella ordinarietà dei guasti o di più rare circostanze di pericolo. Se si pensa però alle migliaia di voli effettuati in un anno o soltanto la concentrazione dei viaggiatori sotto i periodi delle festività o dell’estate, o per ragioni turistiche, si consolida la posizione di quanto il terrore di decollare rappresenti un fenomeno relegato alla misteriosa psiche umana.
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Ad ogni modo, non è facile, su un piano assicurativo, stabilire le responsabilità di un grave sinistro che colpisce direttamente le persone a bordo. La questione dei risarcimenti, poi, si alterna ai regolamenti in materia dei singoli Paesi, tanto più che si fa riferimento ad eventi che accadono nei cieli, nell’attraversamento di decine di frontiere. Va chiarito che è la compagnia aerea a farsi carico delle responsabilità civili, anche in caso di morte del passeggero; diversamente accade, quando la stessa è in grado di dimostrare che il danno ha origine fuori dalle sue funzioni o per colpa di terzi.
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Una volta ricevuta la domanda di risarcimento da parte dei familiari delle vittime, la compagnia deve versare entro quindici giorni l’anticipo in parola. La garanzia di risarcimento in caso di sciagura copre danni alla persona quantificabili fino alla soglia di 109mila euro. Se i danni sono stimati per importi superiori, il vettore può dimostrare in sede civile che l’incidente non abbia avuto luogo a causa di negligenza, atti illeciti od omissioni proprie o di terzi, come ad esempio in un attentato terroristico. I fori dei tribunali coinvolti nell’azione di responsabilità sono quello della sede della compagnia aerea, quello della residenza del passeggero e quello del luogo di destinazione della rotta.
