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Bonus e Incentivi

Mutuo 100% se hai meno di 36 anni | Cosa serve per averlo

Ecco di quali vantaggi possono godere i potenziali sottoscrittori, specialmente se decidono l’acquisto di una casa a quest’età. I requisiti da rispettare

Mutuo casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

Poco più di un anno fa, la questione di dare vita ai propri progetti – quelli più concreti e diffusi – e di assecondare il desiderio tanto inseguito, e che ora ha tutte le probabilità per essere realizzato, era circoscritta alle sole forze disponibili per dare corso al relativo progetto di realizzazione: risparmi, supporto (economico) delle persone care e più vicine ecc. Meno di un anno fa, la variabile che si è aggiunta è rappresentata dalle dinamiche – addirittura – internazionali dei mercati.

Come è noto, il gas costituisce la punta dell’iceberg di una crisi molto più articolata che sta erodendo le economie europee in primis, ma dove le competenze in gioco sono globali. Pertanto, anche gli stessi rincari delle bollette hanno fornito quell’impulso che occorreva, in fondo, per rinverdire la corsa galoppante di un fattore onnipresente nei ritmi economici, ovverosia l’inflazione.

Mutuo 100% se hai meno di 36 anni, quali criteri vanno rispettati

Mutuo casa (Foto Adobe – pensioniora.it)

La componente inflazionistica è ad ogni modo un elemento di importante rilevanza, nel bene e nel male. Nello scenario italiano, l’inflazione ha assunto le vesti di un’unità di misura della crescita del PIL nazionale che ha generato inattese e positive sorprese nel contesto della ripresa produttiva dopo lo stop imposto dalla emergenza sanitaria, a causa del Coronavirus; finché, col conflitto bellico in Ucraina, la degenazione della medesima a due cifre percentuali ha alzato tutti i prezzi sui consumi.

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Senza eccezioni, il conflitto e la correlata speculazione internazionale dei mercati sono entrati anche nel mondo dei mutui. Non è una sorpresa; d’altronde, dopo la stasi della scorsa primavera ed estate, già dall’autunno la ripresa dei rialzi inflazionistici non ha sottratto la Banca Centrale Europea ad operare un incremento dei tassi di interesse sugli scambi finanziari, in ottica di frenare il divario competitivo con lo stesso costo del denaro.

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Coloro che nel frattempo avevano una restituzione in essere delle rate di un finanziamento per l’acquisto della casa si sono ritrovati con un aumento della singola rata che ha toccato punte fino a 250 euro in più, molti altri potenziali richiedenti hanno rinunciato a interpellare gli istituti di credito ingrossando la fila della ricerca per gli affitti. Per la concessione dei mutui non è stato però un sistematico crollo, poiché, grazie all’iniziativa di governo, molti giovani hanno approfittato del cosiddetto bonus prima casa per gli under 36.

Tutt’oggi richiedibile, esso comporta indubbi vantaggi fiscali, anche per una copertura del debito al 100 per cento. Si tratta di un fondo Consap per le richieste di finanziamento superiori all’80 per cento, di cui la garanzia dello Stato è stata innalzata dal 50 all’altrettanto 80 per cento. I soggetti under 36 (non proprietari di altri immobili) devono presentare un ISEE fino a 40mila euro annui per l’acquisto di una prima casa dal prezzo non superiore a 250mila euro; la garanzia scende al 50 per cento per importi superiori. È compresa l’applicazione di un tasso d’interesse calmierato, fisso o variabile (con vantaggio opzione).

Pubblicato da
Roberto Alciati