Cancellato limite pignoramento per le pensioni minime

Cattive notizie in arrivo: sembra infatti che sia stato ufficialmente cancellato il limite per il pignoramento delle pensioni minime

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Cancellato limite (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Parliamo oggi di una questione che sta facendo molto chiacchiera e soprattutto discutere: ovvero il pignoramento delle pensioni minime e quello che sarà il futuro del limite stabilito al momento. Non è certo un mistero, d’altronde, che il nostro sistema appaia non poco discriminatorio e soprattutto sbilanciato: poco a favore di questo tipo di pensione, le cose sembrano adesso essere in procinto di peggiorare.

Come forse certamente saprete, infatti, il nostro sistema ha stabilito un tetto massimo per quanto riguarda le pensioni minime, che ammonta intorno ai mille euro. Ma non finisce qui: perché secondo quanto stabilito dal Decreto Aiuti Bis, sembra proprio che questa modalità di aiuto economica non possa essere soggetta a pignoramento, tuttavia le cose sembrano essere ben lontano da quanto stabilito.

Pensioni minime, cancellato limite pignoramento

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Cancellato limite (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Ebbene sì, nonostante all’interno del Decreto Aiuti Bis sia stato stabilito che le pensioni minime non sono pignorabili, in realtà le cose sono ben lontane dall’essere così e soprattutto dall’essere rispettate. La legge in questione, infatti, lascia molto spazio all’interpretazione e soprattutto a manovre di raggiro da parte del credito: ma in che modo può accadere? Per scoprirlo non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra per saperne di più.

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Poter raggirare l’impossibilità di pignoramento di una pensione minima è un processo che può avvenire in due momenti diversi. O prima dell’effettivo pagamento, dunque andando a pignorare l’importo direttamente all’INPS. O ancora dopo che questa somma è stata versata sul conto corrente o bancario del pensionato in questione.

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Ma di quanto possono essere pignorate le pensioni minime? Ebbene, se l’assegno sociale è corrispondente ai 503,27 euro, questo vuol dire che il minimo vitale è di 1.006,54 euro e che per tanto la pensione può essere pignorata con un massimo del quinto della parte che eccede, ovvero fino al venti per cento. Attenzione però, perché l’unica parte che può essere pignorata è quella corrispondente all’eccedenza e non dunque alla giacenza. E, soprattutto, non può mai essere pignorata l’ultima pensione percepita.

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