Molte famiglie che ricevono l’Assegno Unico hanno notato un importo più basso relativo al mese di febbraio: il motivo
Il governo Meloni, nella Legge di Bilancio 2023, ha prorogato tanti bonus ed incentivi per il 2023 e, tra questi, anche l’Assegno Unico Universale. Si tratta di una misura che fu approvata dal governo Draghi per aiutare le famiglie con figli a carico. L’Assegno Unico, infatti, spetta alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità.
L’AU è attivo dal marzo 2022 ed è andato ad inglobare i precedenti bonus presenti fino a quel momento in busta paga ed è erogato direttamente sull’IBAN di chi ne fa domanda. Il governo Meloni, poi, ha previsto delle maggiorazioni per alcune famiglie ma, nonostante questo, molte famiglie hanno ricevuto meno soldi sulla ricarica di febbraio.
I nuovi importi dell’Assegno Unico saranno calcolati a partire dal mese di marzo 2023 quando, di fatto, scade la domanda di AU presentata nel corso del 2022. La domanda per la misura sarà rinnovata in automatico per coloro che già ricevono l’assegno, a meno che la situazione reddituale o familiare sia cambiata. In questo caso o nel caso in cui si faccia domanda per la prima volta basterà aggiornare l’ISEE.
LEGGI ANCHE: Ape sociale | Questi lavoratori possono uscire in anticipo
Molti beneficiari della misura, però, hanno già riscontrato per il mese di gennaio un importo più basso rispetto i precedenti ed hanno segnalato il tutto all’INPS, anche sui canali social. E’ proprio sulla pagina Facebook l‘INPS per la Famiglia che l’Istituto ha dato spiegazioni esaustive a riguardo: vediamole insieme.
LEGGI ANCHE: Se hai debiti puoi salvarti così dall’Agenzia delle Entrate
Coloro che hanno già rinnovato l’ISEE potrebbero ricevere, già da gennaio 2023, l’Assegno Unico con gli importi aggiornati. In questo caso non ci sarà alcun conguaglio, poiché le mensilità di gennaio e febbraio saranno già calcolate sulla base dell’ISEE aggiornato al 2023. Coloro che, invece, presentano l’ISEE dopo il 28 febbraio avranno l’Assegno Unico di gennaio e febbraio inalterato mentre i nuovi importi verranno calcolati da marzo e le differenze sanate successivamente tramite conguaglio.
Le famiglie italiane che hanno visto a gennaio l’Assegno Unico più basso è perché la loro situazione economica è migliorata rispetto lo scorso anno ma se l’ISEE 2023 è inferiore a quello dello scorso anno allora l’AU sarà più alto. Non tutti i percettori che hanno notato una differenza nell’importo, però., hanno già presentato il nuovo ISEE.