Novità dei Comuni per le cartelle esattoriali

Il Decreto Milleproroghe potrebbe andare a vantaggio dei contribuenti per le cartelle esattoriali riferite ai debiti nei confronti dei Comuni

cartelle esattoriali comuni proroga a marzo
Tasse (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Cosa sta succedendo con le cartelle esattoriali? Sostanzialmente quest’anno sono stte disposte, come anche in precedenza, delle misure per sistemare il magazzino fiscale. In particolare per agevolare la riscossione e per cancellare i debiti inesigibili. Per questo il precedente Governo ha messo a punto la cancellazione delle cartelle esattoriali tra il 2000 ed il 2010 di entità non superiore a 5mila euro. E solo per i contribuenti con reddito inferiore a 30mila euro. Mentre quest’anno le cancellazioni sono state meno importanti. Allo stesso tempo è stato allargata la platea di coloro che hanno potuto richiedere lo stralcio dei debiti.

Che non vuol dire cancellazione, ma pagamento della cartella esattoriale al netto di more ed interessi. Anche in versione agevolata, grazie alla rateizzazione. L’azzeramento delle more, degli interessi e delle sanzioni fanno riferimento per ora alle cartelle fino al 2015. E riguarda tutte le cartelle esattoriali, sia quelle per il mancato pagamento delle tasse statali che per le imposte comunali, come l’IMU e la Tari.

Cartelle esattoriali, la decisione dei Comuni sullo stralcio

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Tasse (Foto Pixabay – pensioniora.it)

La novità degli ultimi giorni è che potrebbe arrivare un altro decreto Milleproroghe per facilitare ulteriormente le decisioni dei Comuni. Difatti i Comuni potevano decidere entro il 31 gennaio se aderire o no allo stralcio delle cartelle esattoriali per la competenza delle proprie sanzioni, quindi quelle comminate dagli enti locali, come ad esempio multe per infrazione del Codice della Strada, mancato pagamento di IMU e Tari.

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Probabilmente i Comuni avranno tempo fino al 31 marzo, per cui molti contribuenti potranno richiedere la definizione agevolata per il pagamento di IMU, Tari e multe mancate. La novità di quest’anno è che possono rientrare nel nuovo stralcio anche i contribuenti che per non aver pagato le precedenti rateizzazioni sono decaduti dalle scorse definizioni agevolate. Dunque per loro c’è più tempo per sanare i propri debiti con il fisco.

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Le cartelle esattoriali che derivano dai Comuni devono essere necessariamente di data un po’ lontana. Dato che il primo passaggio è il tentativo di riscossione direttamente nelle casse comunali grazie a dei solleciti, che se rimangono lettera morta passano nelle mani dell’Agenzia delle Entrate.

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