Il reddito di cittadinanza è sempre più in bilico. Ciò significa che molto probabilmente scomparirà nel 2024. Le ultime notizie
Il nuovo Governo, con la Legge Bilancio 2023, ha dato una bella accettata al reddito di cittadinanza, come aveva promesso al proprio elettorato in sede di campagna elettorale. Anche se non è sparito del tutto, o almeno non ancora, la chiara strada che si è tracciata è proprio quella. E la dimostrazione è che gli otto mesi iniziali per gli occupabili sono diventati presto sette. Il reddito di cittadinanza ha consentito a centinaia di migliaia di famiglie, in realtà oltre 3 milioni l’anno, di usufruire di un minimo di reddito per sopravvivere.
Certo, la misura iniziata nel 2018 ha avuto dei problemi, specialmente sul settore della ricollocazione. Ma non si deve dimenticare che c’è stata una pandemia di mezzo. Ci sono stati anche degli errori, specialmente in tema di assegnazioni e controlli, che hanno screditato questa misura di politica attiva agli occhi di buna parte della cittadinanza. Tuttavia non sembrano motivi sufficienti per eliminare una misura che ha sostenuto così tanti italiani. Le regole sono state modificate ed i controlli incrementati.
Si parla di sei mesi per il semplice motivo che il reddito di cittadinanza per gli occupabili è stato ridotto a sette mesi, senza possibilità di rinnovo, e questi cambiamenti sono iniziati un mese fa, con il nuovo anno. Per occupabili si intende tutti i cittadini di età compresa fra i 18 ed i 59 anni. Fanno eccezione gli inabili al lavoro per motivi fisici o psicologici, e le famiglie con minori, disabili o persone over 60 anni. In questo caso il reddito di cittadinanza sarà erogato per tutto il 2023, e dopo, molto probabilmente, eliminato per tutti.
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Tuttavia queste sono le intenzioni, ma nulla è stato ancora scritto. Quello che è stato scritto sono le condizioni di revoca del reddito di cittadinanza. Dalle regole per il nuovo impiego è stata sottratta la parola congruo. Ciò significa che ogni percettore dell’Rdc deve accettare la prima offerta che gli viene messa davanti, anche se non congrua al proprio profilo professionale. Pena la revoca del reddito.