Ci sono dei casi in cui l’eredità che spetta ai parenti del de cuius è illegittima o va annullata: ecco quando
Quando un nostro parente stretto viene a mancare sprofondiamo in sentimenti di tristezza profonda. Al termine del funerale bisogna poi mettere da parte anche questo sentimento per portare a termine vari adempimenti come il certificato di morte, la comunicazione di questa all’INPS, alla banca o a Poste Italiane e, in caso di eredità anche gli adempimenti relativi a questa.
Molto spesso proprio la comunicazione e gli adempimenti relativi all’eredità sono una vera e propria gatta da pelare. Ci sono poi dei casi in cui l’eredità è illegittima e si annulla. Vediamo in quali casi questo accade e se gli eredi possono fare qualcosa per impedire l’annullamenti di quest’ultima.
Eredità illegittima: ecco quando viene annullata
Le leggi in vigore nel 2023 definiscono due casi specifici in cui l’eredità può essere minore o addirittura nulla. Questo accade quando il de cuius in vita fa una donazione a figli o altri parenti che anticipa l’eredità e viene riportata su apposita documentazione legale, testamento o anche scrittura privata o quando un erede viene diseredato o considerato indegno per l’eredità.
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Una eredità legittima può essere data in misura minore ad un erede nel caso di una parte di eredità anticipata con la donazione. La donazione è un atto liberale che in vita il testatore dispone nei confronti di uno o più eredi e che può rappresentare una sorta di anticipazione dell’eredità: deve essere però riportata in apposito documento legale. La donazione non deve mai violare le quote legittime di eredità stabilite per legge.
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L’eredità si annulla anche quando un erede è considerato indegno: per esserlo devono sussistere casi ben precisi per valutare l’indegnità dell’erede. Un erede è considerato indegno se ha ucciso o tentato di uccidere familiari o un parente ascendente o discendente; quando l’erede scrive un falso testamento e lo fa in suo favore; se si rende colpevole di calunnia, falsa testimonianza, istigazione al suicidio etc.
L’indegnità di un erede deve essere ufficialmente dichiarata da un giudice competenze con apposita sentenza e produce suoi effetti solo dal momento di pronunciamento della sentenza. L’erede escluso dall’eredità legittima può essere riabilitato ma solo dal testatore e solo con esplicita disposizione in forma scritta, o per testamento o tramite atto pubblico.