L’uso del riscaldamento a pavimento consente un reale risparmio in bolletta? Ecco in quanto consiste
La questione del risparmio energetico è tutt’altro che risolta, nonostante la minori attenzione di molti media. I costi di gas ed energia elettrica sono in diminuzione ma gli effetti sulle bollette al momento non sono ancora arrivati nelle tasche dei consumatori. Al contrario l’inflazione resta alta, con prezzi elevati per i prodotti di largo consumo dagli agroalimentari ai carburanti.
La stagione invernale non è ancora terminata ed ha alternato finora periodi freddi a fasi più temperate con un consumo complessivo di gas da riscaldamento contenuto. Ma il freddo non è passato definitivamente e l’accensione di termosifoni e stufe continua a essere necessario in molte parti d’Italia. Ad abbassare le bollette sono soprattutto i comportamenti virtuosi degli utenti con la scelta di sistemi più economici di riscaldamento.
Il riscaldamento a pavimento può essere un’alternativa ai classici termosifoni, soprattutto nelle costruzioni nuovi. Funziona mediante una serie di tubature o resistenze che passano sotto la pavimentazione, sopra dei pannellli isolanti. Il calore si trasmette così in modo uniforme in tutta la casa, propagandosi dal basso verso l’alto.
Può essere di 2 tipi: il più diffuso, con tubature idrauliche in un circuito chiuso, attraverso cui passa dell’acqua che viene riscaldata da una caldaia o da impianti solari termici; oppure con resistenze elettriche cioè fili dello spessore di diversi millimetri. Ad alimentare il sistema idraulico può essere una caldaia (a metano, GPL o una pompa di calore). Mentre il sistema elettrico funziona attaccandolo direttamente alla rete domestica con termostati per impostare le temperatura.
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I costi di istallazione di impianti simili è sicuramente maggiore rispetto a quello di impianti tradizionali con termosifoni, ma nel medio e lungo periodo si hanno dei risparmi importanti. Infatti l’uso attento, la scelta di materiali isolanti e la classe energetica dell’edificio contano molto consente sonsumi minori sia di gas metano che energia elettrica. I risparmi in bolletta sono valutabili nell’ordine del 25-30 per cento.
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Infatti, le temperature richieste dall’impianto a pavimento per raggiungere un livello di comfort accettabile negli ambienti domestici sono certamente molto minori dei sistemi tradizionali. Bastano 40° in caldaia invece dei 70° richiesti dai termosifoni per il metodo idraulico ed l’elevata efficienza energetica per quello elettrico per avere un notevole risparmio.