Occhio ai buoni fruttiferi | Accade questo se superi scadenza

I Buoni Fruttiferi Postali hanno una data di scadenza: cosa accade una volta che la si raggiunge? Vediamolo insieme

Buono fruttifero
buono fruttifero postale scadenza(Foto Aodbe-pensioni.it)

Sono circa 5 milioni gli italiani che si servono dei numerosi servizi di Poste Italiane noti per la loro facilità di utilizzo e per i costi di gestione praticamente uguali a zero. Tra i servizi più ricercati ci sono sicuramente i conti correnti, le carte del circuito PostePay ed i buoni fruttiferi postali che, insieme ai libretti, costituiscono il risparmio postale.

Il successo dei buoni fruttiferi riguarda il fatto che non hanno costi di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali e si può richiedere in qualsiasi momento il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione. Sono poi esenti da imposta di successione e hanno una tassazione agevolata al 12,50%.

Buoni fruttiferi Postali: ecco cosa accade alla scadenza

Buono fruttifero
buono fruttifero postale scadenza(Foto Aodbe-pensioni.it)

I Buoni fruttiferi postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sono garantiti dallo Stato italiano. Possono essere acquistati negli uffici postali in forma sia dematerializzata o cartacea o tramite App BancoPosta o sul sito web di Posta Italiane in forma dematerializzata. In commercio esistono vari tipi di Buono che variano a seconda della durata dell’investimento.

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Tra i buoni più noti c’è il Buono 3 anni Plus con rendimento annuo lordo a scadenza dell’1,50%; il Buono Rinnova; il Buono 3×2; il Buono 3×4 per chi vuole investire fino a 12 anni; il Buono 4×4 se si vuole investire fino a 16 anni. C’è poi il Buono Ordinario se si vuole investire fino a 20 anni e il Buono dedicato ai minori in cui gli interessi maturano con loro fino al raggiungimento della maggiore età.

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Ma cosa accade alla scadenza dei Buoni fruttiferi postali? Questi diventano infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza. Per i Buoni Fruttiferi Postali rappresentati da documenti cartacei, trascorsi 10 anni dalla data di scadenza, i diritti dei titolari alla restituzione del capitale sottoscritto e alla corresponsione degli interessi maturati si prescrivono. I Buoni cartacei emessi fino al 13 aprile 2001 si prescrivono in favore del Ministero dell’economia e delle finanze.

L’importo dei Buoni cartacei prescritti emessi dal 14 aprile 2001, invece, in base alla normativa sui depositi dormienti, è versato al Fondo istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze. I Buoni dematerializzati non si prescrivono in quanto vengono rimborsati alla scadenza e il relativo importo è accreditato automaticamente sul conto di regolamento dell’intestatario.

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