A marzo è previsto un amento delle pensioni di circa 500 euro per una vasta categoria di pensionati: chi potrà beneficiarne
A partire dal 2023 l’esecutivo ha adottato una serie di misure sul fronte pensioni, tra questa anche una rivalutazione degli importi attraverso una profonda modifica dei meccanismi di indicizzazione. Per i trattamenti pensionistici minimi pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS (2.101,52 euro) si è giunti ad una rivalutazione maggiorata, pari al 100% degli importi riconosciuti. Invece, la percentuale di rivalutazione cala, in modo graduale, per le pensioni superiori al trattamento minimo INPS.
Inoltre, sul fronte pensioni, Forza Italia ha proposto anche di innalzare le minime a 1.000 euro. Berlusconi, nel programma condotto da Barbara Palombelli, Stasera Italia, nella puntata del 3 febbraio, ha dichiarato che l’impegno di legislatura del suo partito è quello di portare le pensioni minime a 1000 euro. Ha, inoltre, precisato che tale aumento riguarderà tutti: anziani e disabili. Tuttavia, la legge di bilancio 2023 ha già innalzato l’assegno pensionistico base a 600 euro per gli over 75. Ciò significa che, un ulteriore aumento degli importi necessiterebbe, indubbiamente, di altro capitale da investire. Di conseguenza, è difficile pensare che la Premier Meloni deciderà di investire altre risorse in questo modo.
Pensioni: chi riceverà gli aumenti a partire da marzo
A gennaio 2023, coloro che ricevono i trattamenti pensionistici minimi, pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS (2.101,52 euro), hanno già ottenuto una rivalutazione maggiorata degli assegni. L’altra fetta di pensionati, invece, attendeva febbraio per l’aumento degli importi. Tuttavia, l’Inps ha annunciato che la revisione slitterà direttamente a marzo. Tra l’altro, facendo due calcoli, in molti potranno riscuotere arretrati fino a 495 euro in più.
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Nel dettaglio, le rivalutazioni saranno pari al:
– 100%per le pensioni lorde fino a 2100 euro mensili;
– 85% per le pensioni lorde da 2101 euro a 2625 euro mensili;
– 53% per le pensioni lorde da 2626 euro a 3150 euro mensili;
– 47% per le pensioni lorde da 3151 euro a 4200 euro mensili;
– 37% per le pensioni lorde da 4201 euro a 5250 euro mensili;
– 32% per le pensioni lorde superiori al 5250 euro mensili.