Come si procede per la vendita di una casa ereditata, quali sono i passi necessari da seguire
Ereditare un bene immobile e poi decidere di metterlo in vendita non è così semplice. Sono molteplici i requisiti amministrativi e le procedure burocratiche da tenere a mente. Il legislatore ha previsto una serie di passaggi che il cittadino deve rispettare in una circostanza del genere, pena problemi coin l’Agenzia delle Entrate e sanzioni amministrative.
Insomma quella che in apparenza sembra un facile operazione che consenta di monetizzare un bene ricevuto in eredità non è da sottovalutare e l’attenzione all’iter da intraprendere non deve essere tralasciata, se si intende raggiungere al più presto il proprio obiettivo. Vediamo intanto se è possibile vendere immediatamente una casa avuta in eredità.
Casa ereditata, come comportarsi se si vuole vendere
Se la domanda è si può vendere un bene immobile avuto in eredità, la risposta è sì, certo. Se la vendita può essere immediata, allora la risposta è no. Occorre rispettare delle precise procedure di legge che inevitabilmente richiedono del tempo, ma soddisfatte le quali ed entrati in pieno possesso del bene, nulla vieta che si possa alienare la casa.
Ecco rapidamente i passi da seguire per arrivare alla vendita dell’immobile ereditato. Per prima cosa occorre presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione entro 1 anno dal decesso del proprietario. Poi si effettua l’accettazione dell’eredità che può essere espressa o tacita. Nel primo caso la trascrizione del passaggio di proprietà sarà fatta dal notaio.
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Nel secondo si dovrà eseguire la voltura della casa, presso il Catasto. Comunque l’accettazione dell’eredità va sempre effettuata, entro 10 anni, davanti a un pubblico ufficiale nel caso di pensi di vendere in futuro. Se la casa è ereditata tra più eredi si dovrà comunque procedere alla divisione del bene prima della vendita, che si ottiene mediante accordo tra gli eredi o davanti al giudice. C’è anche il capitolo delle tasse da pagare che non va dimenticato. Si tratta dell’imposta di sucessione che cambia a seconda il grado di parentela.
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Seguono quella catastale, l’ipotecaria, di bollo, i tributi speciali e la tassa ipotecaria fissa. A questo punto si può vendere la casa ricevuta in eredità già entro i primi 5 anni, purché la casa ereditata sia dichiarata come prima casa e si dimostri che il proprietario vi abbia mantenuto la residenza almeno la metà del tempo, altrimenti bisognerà pagare la tassa di plusvalenza.