Questi sono i giorni in cui i percettori che beneficiano del sussidio potranno verificare i loro accrediti nel mese appena inaugurato. Ecco quando
Nel corso del precedente anno molte famiglie di lavoratori e pensionati si sono dovute confrontare con criticità economiche di particolare impatto. Il 2022 sarà difficilmente dimenticato a causa della crisi energetica senza precedenti, sorta col conflitto russo-ucraino, che ha riportato le armi pesanti nel cuore del vecchio continente. La crisi del gas, che nel frattempo ha rivelato agli europei l’irrisolta questione della dipendenza energetica, si è ben presto trasformata nella ennesima crisi economica di sistema.
Lo schizzare delle quotazioni dei mercati internazionali del gas ha fatto recapitare bollette energetiche senza precedenti per gli utenti italiani, trovatisi nella situazione di dover attingere dai risparmi personali per garantirsi il gas in cucina, il riscaldamento, ma anche l’elettricità. Sì, perché come dimostra il netto calo delle stime del gas avuto a partire dai primi giorni di quest’anno, l’effetto domino della speculazione si è trasferito sull’energia elettrica.
Non soltanto i rincari delle fatture sulle utenze domestiche hanno costituito per mesi gli ostacoli per una quotidianità più sostenibile verso le famiglie in difficoltà. Anche l’inflazione che da misuratore della crescita – esattamente un anno fa – del PIL italiano, con la ripresa seguita allo stop produttivo della emergenza sanitaria da Coronavirus, ha intrapreso una corsa al rialzo che oggi tocca le due cifre percentuali.
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Tale corsa galoppante ha dato vita all’iniziativa dell’allora governo Draghi di anticipare una frazione della rivalutazione ISTAT sugli importi delle pensioni, iniziando dall’applicazione di un indice previsionale al 2 per cento dai cedolini dello scorso ottobre. Si è aggiunto a gennaio l’incremento da indice effettivo pari al 7,3 per cento. Il tutto mentre da febbraio inizia il taglio contributivo del cuneo fiscale.
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Il 2023 ha inoltre ereditato alcune misure di sostegno che tutt’oggi restano essenziali per i portafogli di molte famiglie. Ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e agli inoccupati con figli minorenni a carico, si rinnova – al secondo anno – l’Assegno Unico e universale, con partenza dei pagamenti a partire dal prossimo marzo. Resta in vita soltanto per un altro anno il Reddito di Cittadinanza, radicalmente modificato dal governo Meloni nei criteri di accesso e di durata: sarà erogato per sole sette mensilità e revocato al lavoratore che non ha accettato l’unica proposta di lavoro da parte del Centro per l’Impiego. Per il mese di febbraio, i percettori potranno attendersi gli accrediti il 25 febbraio se sono vecchi percettori; il 17 febbraio per i nuovi percettori.