La materia è controversa. Quando si può accertare la responsabilità della scuola per danni di un alunno a causa di ua caduta?
Tutti sanno che la scuola è responsabile dei propri alunni dal momento in cui varcano il portone d’ingresso al momento in cui escono. Specialmente se minorenni. Il problema della responsabilità in caso di danni e conseguente richiesta di risarcimento, non è così semplice. Si pensi al caso della caduta dalle scale di un alunno, in seguito alla quale egli riporta una frattura al braccio. La famiglia potrebbe intentare causa nei confronti dell’istituto scolastico per richieder eun risarcimento danni.
Ma la questione non è così immediata come sembra. Il risarcimento dei danni morali e materiali, più il pagamento delle spese processuali, avvengono solo nel caso in cui la famiglia dimostri che l’istituto scolastico, nello specifico la figura del docente, abbia potuto evitare l’accadimento e non lo ha fatto per inadempienza o assenza. E non è così semplice da dimostrare.
Caduta di un alunno, quando la scuola deve risarcire?
La scuola è responsabile degli alunni per tutta la durata del tempo scolastico. Dunque, sulla carta, in caso di caduta o di danno di qualunque tipo, il docente presente è responsabile dell’alunno. Il problema è che poi è specificato che la responsabilità non sussiste nel caso l’evento che ha determinato la caduta è stato talmente repentino ed imprevisto da non poter essere previsto ed evitato. Si ponga il caso della discesa delle scale da parte della classe. Un alunno, senza litigi pregressi o altri motivi, magari per uno scherzo improvvisamente spinge un compagno ed egli cade dalle scale, riportando una frattura.
Leggi anche: Testamento | Gli eredi possono fare questa modifica
In che modo il docente avrebbe potuto evitarlo? Più volte i Tribunali hanno richiesto che nelle scuole sia presente del personale che vigili sulla sicurezza degli alunni, specialmente durante le ore della ricreazione e delle uscite ed entrate a scuola.
Leggi anche: Percepisci l’RdC? Potresti avere questa chiamata a breve
Dunque, se il caso va in giudizio, in sede processuale la scuola, nello specifico il docente responsabile, deve dimostrare che la situazione non era prevedibile ed evitabile. E l’alunno, per poter richiedere i danni, deve dimostrare invece il contrario.