L’INPS sta inviando della mail importanti alle famiglie italiane per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale: ecco il motivo
Il governo Meloni, attraverso la Legge di Bilancio 2023 approvata da Camera e Senato lo scorso 30 dicembre, ha prorogato alcuni bonus ed incentivi che erano stati introdotti dal governo Draghi e, tra questi, figura l’Assegno Unico. Si tratta di una prestazione erogata alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età in caso di figli con una qualche disabilità.
L’Assegno Unico, in vigore da marzo 2022, è andato a sostituire i precedenti bonus presenti fino a quel momento in busta paga ed è erogato direttamente sull’IBAN di chi ne ha fatto domanda. Il governo Meloni ha inoltre previsto delle maggiorazioni sull’AU per l’anno in corso. In questi giorni, riguardo proprio questa misura, sono in arrivo della mail dall’INPS a circa 2 milioni di famiglie che ricevono il bonus.
Assegno Unico, in arrivo una mail dall’INPS
Per il 2023 coloro che già ricevono l’Assegno Unico e vedono immutata la loro situazione sia familiare che patrimoniale non dovranno fare assolutamente nulla per continuare a ricevere l’incentivo. Coloro che invece riceveranno l’AU per la prima volta o hanno dei cambiamenti per quanto riguarda l’ISEE o la situazione familiare, come la nascita di un figlio, allora dovranno presentare nuova domanda all’INPS per ottenere l’assegno.
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Le mail inviate in questi giorni dall’INPS riguardano proprio la domanda per l’AU. Nel caso in cui i genitori dimenticano di fare domanda o di inviare i dati aggiuntivi per l’erogazione della prestazione sarà lo stesso INPS a segnalarlo direttamente all’utente. A riferire la novità è il presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Pasquale Tridico.
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Ad oggi l’INPS ha in media 42 milioni di utenti e, oltre che pensionati, molte sono famiglie o persone che richiedono vari bonus. Nonostante ciò non tutti usufruiscono delle prestazioni: per quanto riguarda l’AU, infatti, su 11 milioni di figli l’Assegno è stato chiesto per 9 milioni. E’ proprio qui che interviene la nuova piattaforma dell’INPS che avvertirà della misura anche chi non l’ha richiesta.
Le nuove comunicazioni da parte dell’INPS riguardano, però, solo coloro che sono “censiti” dall’INPS. Questo significa che se un utente non è registrato sul sito web dell’Istituto, lo stesso non potrà interagire con lui. I 33 milioni di italiani muniti di SPID possono già usufruire dei servizi personalizzati dell’Istituto iscrivendosi alla piattaforma.
