Come comportarsi in caso di eredità, quanto tempo si ha disposizione per accettarla senza conseguenze legali
L’accettazione è un atto attraverso il quale un soggetto che è chiamato all’eredità, sulla base della legge o di una disposizione contenuta in un testamento, esprime la volontà di acquisire il profilo di erede. Si tratta quindi di una decisione o comportamento che ha delle conseguenze ben precise sul piano giuridico, da non sottovalutare assolutamente.
Il Codice Civile, infatti, disciplina nel dettaglio l’accettazione con l’articolo 470. Tra le prime caratteristiche da sottolineare il fatto che l’accettazione può essere tacita o espressa secondo il comportamento che tiene la persona chiamata o meno all’eredità. Nel primo caso il soggetto compie azioni o atteggiamenti che potrevìbbe avere solo in qualità di erede, nel secondo caso si esprime attraverso un atto pubblico o una scrittura privata.
Il pagamento dei debiti ereditati, la donazione o la vendita dei beni per esempio configurano il caso di accettazione tacita, così come la mancata redazione dell’inventario entro 3 mesi dall’apertura della successione. Mentre gli atti conservativi come il pagamento delle spese funerarie o quello dell’imposta di successione non delineano un’accettazione tacita.
Al momento della morte di una persona si apre la successione ed è necessario individuare quali saranno gli eredi. È da qui che si stabilisce il termine della prescrizione dell’accettazione dell’eredità, chi può succedere e qual è il valore dei beni disponibili per la successione.
Un’eredità può essere trasmessa mediante testamento o per legge qualora il testamento non esista. Chi è indicato in questo documento dal testatore (cioè da chi lascia i beni in eredità) o dalla legge non acquisisce immediatamente le qualità di erede, diventa chiamato all’eredità e diventa erede soltanto nel momento in cui accetta l’eredità stessa.
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Da quel momento l’accettazione retroagisce all’apertura della successione, cioè al momento della morte del de cuius e non è più possibile rinunciarvi. Ma anche l’accettazione ha dei termini per essere effettuata, difatti deve avvenire entro la scadenza di prescrizione di 10 anni dal giorno del decesso del de cuius, sia che si parli di successione legittima sia di successione mediante testamento.
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Questo discorso vale nel caso il chiamato all’eredità non abbia il possesso dei beni, in caso contrario con la disponibilità materiale ed il loro possesso si viene dichiarati eredi puri e semplici, se non si effettua l’inventario dei beni entro 3 mesi dal giorno dell’apertura della successione.