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Risparmio

Le partite Iva possono fare questo per pagare meno

Con le recenti modifiche del governo, questi sono i margini di risparmio sui contributi che può sfruttare il lavoratore con partita iva. I particolari

Partita Iva (Foto Adobe – pensioniora.it)

In questi stessi giorni, ma nello scorso anno, l’Italia si stava riassestando dalle conseguenze economiche negative causate dalla emergenza sanitaria e dal relativo stop alla produzione imposto. Si formava al contempo quel fattore inflazione che ha più tardi assunto diversa declinazione, ma almeno in quella fase ha assunto i connotati di un’unità di misura della ripresa che improvvisamente si è palesata sullo sfondo nazionale.

Soltanto circa un mese dopo, le stime e le considerazioni di carattere economico sono andate inesorabilmente a ribaltarsi; scoppia il conflitto in Ucraina e con esso è deflagrata la crisi dell’energia che ha attraversato tutto il 2022, e del quale gli effetti condizionano tutt’oggi la condotta finanziaria dei cittadini europei di tutti i giorni. La conversione in crisi economica ha svelato le debolezze dei sistemi nazionali, compreso quello italiano, agendo sulle derive del tessuto sociale, oltre quello del potere di acquisto della popolazione.

Partite iva, queste novità fanno risparmiare sulle tasse

Partita Iva (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel quadro della crisi economica, le componenti sociali più colpite sono state essenzialmente due: il lavoro e le pensioni. Nel secondo ambito, l’azione di governo ha fatto molto, anticipando di qualche mese la rivalutazione ISTAT degli importi in attuazione all’inizio dell’anno successivo. Una parte dell’iniziativa ha riguardato anche le tredicesime, ma di fatto sono state le buste paga ad avvantaggiarsi di alcune decisioni istituzionali.

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Inevitabilmente, la contingenza storica ha dato man forte alle percentuali della disoccupazione, alimentata dalla chiusura delle imprese schiacciate dagli aumenti sui costi energetici. Di conseguenza, sono incrementate le indennità di disoccupazione. Sul tessuto lavorativo, sono altresì in aumento i lavoratori con partita iva. Lo scorso anno si è entrati nel vivo del regime forfettario per i giovani lavoratori autonomi.

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Con le novità introdotte da quest’anno, da parte del governo Meloni, le agevolazioni toccano ora anche le partite iva a regime ordinario. Ciò è possibile grazie alla flat tax incrementale. Si applica un’aliquota agevolata pari al 15 per cento sulla base dell’incremento dato dal reddito maggiore tra quelli dichiarati nei tre anni precedenti; stante una franchigia del 5 per cento e su un tetto massimo di 40mila euro. Ulteriori vantaggi si aggiungono se si decide di passare dal regime ordinario a quello forfettario, del quale è stato aumentato il limite di reddito, da 65mila a 85mila euro.

Pubblicato da
Roberto Alciati