Usare la carta di debito del coniuge può avere delle conseguenze? Ecco cosa è necessario sapere per evitare discussioni inutili
Prelevare con il bancomat è un’operazione semplice quanto comune. Chiunque la effettua senza particolari preoccupazioni, avendo la piena disponibilità della somma depositata nel conto o associata alla card stessa. In genere si utilizza la propria, ma cosa accade se la carta dalla quale si effettua il prelievo è di un conoscente, un amico o un parente che sia?
Evidente che in questo caso l’operazione, se si esclude un uso non autorizzato, è stata richiesta al proprietario della carta che ha acconsentito. In linea di principio non ci sono problemi in un caso simile, ma è sempre così? La legge vieta l’uso di carte di credito, per esempio, senza un’autorizzazione dell’ente emittente.
Cosa capita se si usa la carta del coniuge
L’uso del bancomat o della carta di un’altra persona non è questione così elementare, infatti su casi simili si è espressa anche la Corte di Cassazione indicando che l’utilizzo della carta di credito di un altro soggetto è consentita esclusivamente se vi è una reale relazione tra le parti e se l’uso sia stato espressamente concesso dal titolare.
Questioni d’ordine giuridico possono essere evitate rendedola disponibile ad altri secondo le necessità e questo vale anche per il coniuge. Per non avere problemi in caso di separazione e divorzio meglio chiedere esplicitamente, e concedere, autorizzazione all’uso del bancomat, questo consente un utilizzo più tranquillo a anche se non del tutto incontestabile. Esiste tuttavia un modo per scongiurare tensioni tra coniugi rispetto l’uso di una carta.
Leggi anche: Perdi l’eredità se non l’accetti entro questo tempo
Si può pensare di aprire un conto cointestato con carta di credito e debito congiunta. Il comproprietario in questa circostanza può essere il coniuge, un parente o un estraneo purché risulti come cointestatario del conto collegato al bancomat. Entrambi i titolari sono responsabili delle somme eventulamente utilizzate e degli eventuali debiti contratti.
Leggi anche: BancoPosta | Quanto paghi se prelevi alla banca e non Posta
Naturalmente questo tipo di conto con carta cointestata non elimina del tutto la possibilità di discussioni sulla natura e l’entità delle spese effettuate. Capita che in caso di divorzio uno dei motivi di attrito più forte tra le parti sia proprio riguardo i conti cointestati e l’uso che ne è stato fatto. Ma almeno nel frattempo la responsabilità è condivisa.