Molti bonus per la casa sono stati prorogati anche nel 2023 seppur con alcune modifiche: di quali si tratta e quando poterne beneficiare
Negli ultimi anni il Governo ha predisposto una serie di misure per agevolare l’acquisto e la ristrutturazione edilizia. Si parte, ad esempio, dalla detrazione del 50%, per mobili ed elettrodomestici, alle agevolazioni energetiche che rientrano nel superbonus e nell’ecobonus.
Alcuni di questi sono stati prorogati anche per il 2023 anche se con delle piccole modifiche. Per quanto riguarda il superbonus e il bonus arredi rimangono in vigore le agevolazioni per il superamento delle barriere architettoniche, ad esempio, per l’installazione dell’ascensore.
Poi un altro incentivo di cui si potrà ancora beneficiare è il Sismabonus. L’obiettivo, in tal caso, è quello chiaramente di ridurre il rischio sismico, potenziando gli interventi di manutenzione necessari a migliorare la staticità degli edifici. Si deve, però, trattare di immobili rientranti nelle zone sismiche 1,2 e 3.
Bonus per la casa 2023: tutte le novità
Uno degli incentivi più sfruttati dagli italiani è sicuramente il superbonus, a partire già dal 1° gennaio è andato in pensione il 110% generalizzato. La detrazione si è, perciò, abbassata per i condomini al 90%, sempre che l’assemblea non abbia deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas sia stata presentata nei termine stabiliti dalla legge.
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Invece, per le case unifamiliari la detrazione rimane al 110% almeno fino al 31 marzo 2023. In tal caso, è necessario che entro il 30 settembre 2022 siano stati eseguiti i lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Un’altra agevolazione in vigore fino al 2024 è l’ecobonus che consente di ottenere della detrazioni per gli interventi di efficientamento energetico. Ad esempio l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, acquisto o sostituzione di climatizzatori solari e la sostituzione degli infissi.
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Confermato anche il bonus ristrutturazione che permette di usufruire di una detrazione del 50% su un massimo di spesa pari a 96 mila euro. Si deve, però, trattare di lavori di manutenzione straordinaria, nel caso dei singoli immobili. Invece, se si tratta di condomini, è possibile ottenere l’agevolazione anche per le manutenzioni ordinarie.