Novità sorprendente in Italia per quanto riguarda il tanto atteso bonus per chi possiede animali domestici: cosa c’è da sapere
Il periodo è davvero nero a livello economico per moltissime famiglie italiane, le quali stentano ad arrivare a fine mese e nel frattempo si devono aumentare i costi della vita a causa della crisi attuale. Questo diventa un aspetto negativo anche per molti animali domestici che si vedono sempre più abbandonati o ceduti da chi non può più accudirli. Era ottobre quando Carla Rocchi, presidente Enpa, spiegava all’Ansa dell’aumento del 15% rispetto agli anni precedenti delle cessioni di animali.
Dal 1° gennaio al 30 settembre 2022, inoltre, sono stati 17.585 i cani e 39.752 i gatti ospiti delle strutture dell’ente. Se si vuol fare una stima, mantenere un cane in buona salute, costa circa 120 euro mensili (meno il gatto) e nel caso in cui sopraggiungano problemi di salute, i costi aumentano. Considerato tutto ciò, prima che la Legge di Bilancio venisse approvata, Michela Vittoria Brambilla del Gruppo Misto aveva presentato l’emendamento sotto il nome di bonus per animali domestici.
Il bonus animali domestici, secondo quanto illustrato dalla Brambilla, prevede 150 euro di sussidio annuo per ogni animale domestico (fino a un massimo di tre) presente in famiglia e iscritto all’anagrafe. Il limite Isee per l’accesso fissato a 15.000€ ma, in caso di tetto pari o inferiore a 7000 euro, l’assegno raddoppia fino a raggiungere un limite di 900 euro.
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Presenti, all’interno dell’emendamento sottoscritto dai deputati aderenti all’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente, anche la riduzione Iva su alimenti per gli animali e sulle cure veterinarie oltre alla lotta al randagismo e a misure di contrasto per l’allevamento in gabbia e la protezione di animali selvatici. L’incentivo, purtroppo, è stato però bocciato e quindi nessuno potrà usufruirne nel corso del 2023. per chi avesse bisogno di aiuto, c’è l’Enpa che sostiene le famiglie in difficoltà economiche tramite il progetto dedicato Enpa Rete Solidale