Nel caso di decesso di un familiare stretto, per chiudere il suo conto dopo la morte si devono seguire gli iter di legge. Cosa è previsto
Al momento di un lutto purtroppo sono tante le incombenze burocratiche che si devono espletare. In particolare riguardo all’eredità ed alla successione. Se è esistente un testamento i problemi non sono molti, in assenza di esso invece si apre il procedimento di successione con tutti i chiamati all’eredità. Prima della scelta se accettare o rifiutare l’eredità, si devono fare gli inventari di tutti i beni del defunto, compreso il conto corrente, in quanto bene mobile. Al momento del decesso tutti i beni vengono congelati, ed il conto corrente bloccato.
Questo è valido sia per i beni attivi che passivi, quali i debiti. L’Agenzia delle Entrate non può richiedere nulla fino al termine del procedimento di successione. Il conto corrente bancario viene bloccato dalla banca stessa a seguito della comunicazioe INPS del decesso, e viene sbloccato al termine della successione.
Di regola, per chiudere il conto corrente di un defunto si deve portare in banca il documento di dichiarazione di successione, ed i documenti di identità degli eredi che si presentano. A questo punto è possibile chiudere il conto corrente e ritirare il deposito che è presente. In assenza di dichiarazione di successione, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, di norma non si può chiudere il conto corrente del parente defunto. Ci sono delle eccezioni. In alcuni casi il conto corrente si può chiudere anche senza dichiarazione di successione.
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Si può richiedere in banca la chiusura del conto di un defunto senza eredità o successione nei seguenti casi:
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Dunque nei casi in cui l’eredità sia di modesta cifra e non ci sia possibilità di contestazione da parte di qualche chiamato all’eredità, è possibile chiedere la chiusura del conto corrente del defunto senza successione.