Possibilità per i contribuenti alle prese con cartelle esattoriali da rottamare grazie ai provvedimenti della tregua fiscale
Sta partendo in queti giorni la cosiddetta tregua fiscale che riguarderà i contribuenti alle prese con il Fisco con una serie di misure destinate a risolvere alcune situazioni debitorie e sanzionatorie. Si tratta di provvedimenti attesi che con la pubblicazione delle istruzioni per i cittadini hanno di fatto il via.
Le cartelle fino a mille euro affidate ormai all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, verranno stralciate in maniera del tutto automatica entro fine marzo dell’anno in corso. Sarà possibile correggere delle irregolarità formali che non hanno peso sull’imposta dovuta o ottenere riduzioni delle sanzioni al 3 per cento sulle tasse non pagate. Ma vi sono anche altre opportunità per i contribuenti.
Ottenere la rottamazione delle cartelle esattoriali anche senza Spid
La tregua fiscale interessa infatti con la rottamazione anche le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione di importo superiore a mille euro dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, con pagamenti in unica soluzione o rateizzati. Bisognerà pero collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e presentare domanda.
La scadenza fissata per questa opportunità è il 30 aprile 2023, si deve accedere alla sezione intitolata “definizione agevolata” anche senza le credenziali Spid personali che si usano per la Pubblica Amministrazione, come in qualsiasi altra area libera del sito. In mancanza di Spid sarà sufficiente allegare copia della carta di identità in corso di validità e presentare domanda con copia di ogni cartella da sanare completa di numero identificativo.
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Le cartelle esattoriali vengono tagliate di sanzioni e interessi per mancato pagamento con un risparmio notevole per il contribuente alle prese con il Fisco. Inoltre la rateizzazione prevede fino a 18 rate in 5 anni, da versare entro il 2027, a partire dal 1° luglio del 2023. In questo caso dalla seconda rata è previsto un interesse del 2 per cento per ogni quota versata.
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Quindi si cerca di avviare la tregua fiscale cercando di rendere facilmente accessibile ai contribuenti la procedura di rottamazione delle cartelle esattoriali, facendo emergere le situazioni irregolari e risolvendo liti pendenti e contenzioso tributario nei vari casi di giudizio. La speranza è di avvicinare i cittadini e il Fisco, per ottenere almeno una parte del dovuto.