Sin da questo mese scattano alcuni importanti novità che chiamano in causa i titolari delle utenze elettriche. Cosa sta per succedere
Nonostante il nuovo anno sia esordito da poco, manca meno di un mese alla prima ricorrenza – e ci si augura che sia l’unica – che riguarda l’inizio del conflitto in Ucraina. Dallo scorso 24 febbraio, gli eventi bellici e i risvolti economici che hanno investito l’intera Europa si sono fatti sentire fino ai riverberi tra le mura domestiche. La crisi energetica e ancora quella economica hanno irrotto nei bilanci delle famiglie e dei singoli cittadini.
L’incremento che per mesi ha condizionato i costi energetici sulle bollette ha messo in seria difficoltà una parte del tessuto sociale, composto dai nuclei familiari di lavoratori e pensionati in difficoltà, alle prese con povertà pregresse o con il progressivo impoverimento dovuto ai recenti fatti. Criticità acuite inoltre dalla inflazione che da un anno ha intrapreso una corsa che non tende a rallentare.
Bollette, come stanno cambiando le tariffe del Servizio Elettrico Nazionale
L’inflazione, che da positivo elemento di crescita rimarcante la ripresa produttiva dopo lo stop dovuto all’emergenza sanitaria da Covid, si è trasformata nella discordia senza fine alimentata dalla speculazione dei mercati internazionali e ha inciso sul costo sempre più alto della vita, elevando i prezzi sui beni di consumo, oltre ovviamente le spese delle utenze domestiche. Dai primi giorni di gennaio, arrivano segnali di allentamento della morsa di spesa.
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I tassi che regolano il prezzo del gas, dettati dal mercato internazionale Ttf di Amsterdam, stanno progressivamente calando verso i minimi storici e gli utenti si aspettano dunque che i diretti o indiretti rifletti approdino presto, già da febbraio, in bolletta. In controtendenza, invece, la corrente elettrica. Già da questo mese, gli importi si fanno salati, fagocitati dall’effetto domino del gas iniziato nella scorsa estate.
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A ciò bisogna aggiungere il costo unitario della materia prima, che nel piano di Maggior Tutela, viene stabilito trimestralmente da ARERA, dunque esposto al vicino incremento estivo. Il prezzo indicizzato legato ai valori medi del PUN (Prezzo Unico Nazionale) è andato così variando dallo scorso ottobre: da 0,2115 €/kWh a 0,2245 €/kWh di novembre e 0,2949 €/kWh di dicembre 2022. Ma niente a che vedere con l’aumento del quarto trimestre 2022: 0,53451 €/kWh.