Lo sapevi che, nel mese di gennaio, potrebbe esserci una brutta sorpresa nel tuo conto corrente ma potresti non notarlo?
Nonostante il 2023 si sia aperto con più di qualche buona notizia per riuscire ad aiutare la popolazione a contrastare la povertà, le brutte notizie sono sempre dietro l’angolo: e proprio per questo motivo, tutti noi potremmo trovarne una proprio nel mese di Gennaio e nel nostro conto corrente. Ecco di cosa stiamo parlando noi di PensioniOra.
Ebbene sì, il periodo delle brutte notizie purtroppo non è ancora finito, così come l’inflazione non ha certo smesso di torturarci: come ben sappiamo, d’altronde, questo aumento improvviso e soprattutto insistente ha colpito ormai quasi ogni aspetto della nostra vita. Ed è proprio per questo che, a farci compagnia nel mese di Gennaio, potremmo trovare una notizia sgradita nel nostro conto corrente. Per sapere di cosa stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Sono ormai passate numerose settimane da quando, per la prima volta, tutti noi abbiamo cominciato a notare l’inevitabile e soprattutto improvviso aumento dei prezzi che ci circondavano. L’inflazione, d’altronde, è stata un po’ come la ciliegina sulla torta di una seconda metà del 2022 tutt’altro che facile da gestire e pensare che si sarebbe interrotta con l’inizio del nuovo anno è semplicemente utopistico: ecco, dunque, quale notizia potrebbe arrivarci sul conto corrente di Gennaio.
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Tra i tanti aspetti che l’inflazione ha colpito, infatti, non possiamo fare a meno di citare i beni di largo consumo ma, inaspettatamente, anche i servizi finanziari. In particolare, tra gli aspetti più colpiti, troviamo senza dubbio il conto corrente di ognuno di noi, che è stato investito da un vero e proprio rialzo dei costi molto significativo, come dimostrato anche da un’indagine dell’Osservatorio SOStariffe e ConfrontaConti.it.
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Secondo queste indagini, infatti, il conto corrente e la sua gestione avrebbe subito un rimbalzo e rialzo dei suoi costi non indifferente, pari nello specifico a un aumento del 7% rispetto a quella che è la solita spesa media. Una manovra, questa, che può essere spiegata da numerosi fattori, come anche l’aumento delle commissioni agli sportelli o dell’assistenza diretta.