Parliamo oggi di chi ha una bolletta non pagata e soprattutto di quando questa diventa una cartella esattoriale: scopriamolo
Noi di PensioniOra oggi abbiamo deciso di soffermarci su un argomento molto delicato per tutti soprattutto negli ultimi mesi, nello specifico da quando il caro bollette su gas e luce è venuto a bussare alla nostra porta e ci siamo ritrovati nella situazione di non riuscire sempre a far quadrare i conti. Cosa succede, dunque, quando non viene pagata una bolletta?
Ebbene, quello che si chiedono molti nello specifico, è se qualora non avessi il pagamento di una data bolletta domestica, questa potesse allora convertirsi in una cartella esattoriale. Se anche voi, dunque, avete questo stesso dubbio, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra: ecco tutto quello che vi serve sapere.
Bolletta non pagata diventa cartella esattoriale
A volte si tratta di semplici dimenticanze, dovute magari a un periodo troppo sovraccarico e affollato che ci porta a non renderci conto dell’immediata scadenza di una bolletta, altre invece è un qualcosa a cui siamo costretti a piegarci a causa di prezzi ormai fin troppo elevati. Di qualsiasi natura sia la causa che ci spinge a non pagare una bolletta, quello che vogliamo vedere oggi noi di PensioniOra è quello che succede subito dopo.
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Ebbene, come prima cosa, è da specificare che in caso di mancato pagamento della nostra bolletta domestica, la conseguenza principale a cui rischiamo di andare incontro è senz’altro il taglio della fornitura. Ma non finisce certo qui, perché a volte infatti può verificarsi anche l’intervento dell’Agenzia delle entrate e per tanto si procedere con l’avvisare l’utente in questione con una raccomandata.
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A occuparsi della riscossione di questi importi, qualora vi sia la presenza di una bolletta non pagata, sono società esterne di recupero crediti che agiscono tramite call center o posta ordinaria. Ma arriviamo alla questione decisiva: no, le bollette non possono trasformarsi in cartelle esattoriali, questo perché la differenza è che la prima non è un titolo esecutivo e dunque non legittima una esecuzione forzata. Tutto ciò che si può fare, previa autorizzazione da un giudice, è continuare con un decreto ingiuntivo.
