Assegno unico | Perderà tanti soldi chi farà questo errore

Si perde gran parte dell’Assegno unico se si commette un grave errore, cosa si deve fare per evitare problemi

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Assegno unico (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Una delle misure più importanti erogate dall’Inps è l’Assegno unico e universale che coinvolge come aventi diritto tutti nuclei familiari con prole fino al compimento del ventunesimo anno di età e senza limiti anagrafici per quelli con figli disabili. Quindi una prestazione molto attesa che ha raccolto al momento del suo avvio tutta una serie di agevolazioni, detrazioni e prestazioni a favore della natalità e della genitorialità.

Vi sono stati dei ritocchi per le domande che non devono essere più presentate, ma che si rinnovano ora automaticamente con l’avvertenza delle modifiche eventuali da comunicare per le situazioni familiari da aggiornare. Negli ultimi mesi sono state incrementate inoltre le somme erogate sulla base degli aumenti dell’inflazione registrati dall’Istat.

Cosa si deve fare per non perdere l’importo giusto che spetta per l’Assegno unico

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Assegno unico (Foto Pixabay – pensioniora.it)

L’assegnazione delle somme spettanti viene effettuata sulla base delle dichiarazioni Isee che le famiglie devono presentare per ottenere l’importo adeguato alla loro condizione economica. Infatti l’ammontare dell’Isee varia proprio sulla scorta delle informazioni contenute nella documentazione presentata contestualmente alla domanda.

Tuttavia bisogna ricordare che l’Isee ha valore annuale e che quindi deve essere aggiornato. Quindi per avere l’importo adeguato alla propria situazione economica si deve presentare di nuovo all’Inps nella versione valida per l’anno in corso, anche con domanda presentata precedentemente. La scadenza per la presentazione del nuovo Isee è il 28 febbraio 2023.

Si rischia, non presentando il documento entro quella data, di vedere riconosciuto solo il trattamento minimo mensile che corrisponde a 50 euro a figlio. L’Inps versa tale cifra alla famiglie con Isee superiore ai 40mila euro e a quelle che non presentano l’Isee. Queste sono il 18,8 per cento, in tutto 1.586.318 nuclei famiiari, in base ai dati Inps di fine ottobre 2022.

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Tra le famiglie che non presentano l’Isee anche molte con figli disabili. Sono circa 42.871 i figli disabili che ottengono solo il trattamento minimo perché senza la documentazione economica valida. Lo stesso rischio, ora, lo corrono seriamente tutte le famiglie che non presenteranno l’Isee entri termini, anche quelle che avrebbero diritto alla cifra massima.

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In tal caso la perdita potrebbe essere anche di ben 145 euro a figlio, se le famiglie con redditti più bassi non ricevessero i 195 euro previsti per la fascia Isee più svantaggiata. Quindi è necessario per tutte le famiglie ripresentare l’Isee per avere quanto spettante.

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