Tanti cambiamenti e novità in arrivo per quanto riguarda l’INPS e le pensioni, ecco cosa cambierà e cosa aspettarci con la Quota 103.
Ebbene sì, con l’inizio del nuovo anno ci aspettano tanti cambiamenti e soprattutto novità: tra queste, in particolare, non possiamo fare a meno di citare quelle che riguarderanno le pensioni e l’inps, e in particolare la Quota 103. Per scoprire quali saranno i dettagli e soprattutto il suo funzionamento, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Dopo settimane di stallo e indecisioni, è finalmente arrivato il momento di parlare con maggiore ufficialità e soprattutto concretezza di quelle che saranno le tante novità che ci aspettano con l’inizio del nuovo anno. A partire dal 2023, infatti, sono numerosi i cambiamenti a cui dovremo imparare a far fronte, e tra questi non possiamo fare a meno di citare il mondo delle pensioni e in particolare l’integrazione della Quota 103. Scopriamo insieme di cosa si tratta: ecco tutto quello che avete bisogno di sapere.
Come prima cosa importante da sottolineare è che, tra le varie novità che dovremo aspettarci nel mondo delle pensioni e con l’integrazione della quota 103, è certamente la conferma del tetto dell’assegno pensionistico. Questo, infatti, non potrà superare di cinque volte il trattamento minimo fino all’età dei sessantasette anni. Per quanto riguarda invece le sue prestazione, queste rimangono le stesse della “Quota 100“: per tanto avremmo un regime con tre mesi di maturazione per i lavoratori del settore privato e sei mesi per quello invece pubblico.
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Per quanto riguarda invece i contributi, i quarantuno anni necessari potranno essere maturato con una somma: ovvero, con la quota 103 basterà sommare la contribuzione che non coincide temporalmente con quella invece fermata nei fondi esclusivi e sostitutivi dell’assicurazione generale obbligatorio. Aspetto per il quale invece questa nuova misura differisce dalla quota 100 è che, come detto anche sopra, non si potrà eccedere di cinque volte rispetto al trattamento minimo, e dunque di un valore corrispondente ai 2800 euro lordi mensili.
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Ma come funziona il sistema di calcolo della Quota 103? Ebbene, è possibile riscattare la laurea e si può ottenere un assegno calcolato con il sino fino al trentuno dicembre del novantacinque, mentre per le tempistiche successiva si passa a un assegno contributivo. Nel caso della laurea, invece, si può optare per la liquidazione dell’assegno.