Ecco quali requisiti esibire e quale documentazione produrre per accedere all’incremento degli importi mensili sull’Assegno. I dettagli
Terminati gli effetti delle misure economiche predisposte ed erogate nello scorso, si sta dunque aprendo una nuova fase per la previdenza sociale. Nuovi obiettivi e nuove scadenze poste nelle priorità dell’ultima legge di bilancio. D’altronde, lo scopo resta quello anticipato dalla manovra, ossia il contrasto al progressivo impoverimento di numerosi nuclei familiari causato dai rincari delle bollette e dall’inflazione.
Al centro dunque sia lavoratori che pensionati in difficoltà, ai quali sono dedicati due terzi degli stanziamenti economici complessivi della manovra, necessari a finanziare interventi quali: la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze, salvaguardando il passaggio della stagione invernale; l’innalzamento del tetto reddituale ISEE per l’accesso ai bonus bollette a favore delle famiglie numerose.
Oltre ai bonus immediati da 200 e 150 euro che hanno contraddistinto i pagamenti INPS nell’ultimo trimestre dell’anno precedente, ora che questi sono in via di immediato esaurimento, l’azione di governo è volta al potenziamento delle misure assistenziali già esistenti, rafforzando contributi quali il bonus asilo nido e per le nascite, e strumenti più articolati quali l’Assegno Unico e universale.
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Si parla dunque di una complessa fase di rinnovo di molte strumenti cui i cittadini sono chiamati ad impegnarsi attivamente per non perdere i diritti acquisiti o quelli futuri. Si rinnova anche il Reddito di Cittadinanza, anche se radicalmente modificato nei suoi criteri di accesso e di durata (ridotto a sole sette erogazioni mensili complessive). Per le famiglie dei lavoratori dipendenti, ma anche dei pensionati e degli inoccupati, si apre dal prossimo marzo la seconda annualità dell’AUU.
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Per ottenere un assegno mensile per ciascun figlio minorenne o disabile a carico, fino al 1° marzo sono aperte le presentazioni delle domande per i nuovi richiedenti, ma anche le domande di rinnovo per i vecchi: è necessaria una nuova dichiarazione ISEE; occorre altresì trasmettere un nuovo modello DSU, indispensabile per adeguare l’importo nel caso nel 2022 sia avvenuta una variazione reddituale tale da aver prodotto lo spostamento dello scaglione di riferimento. In tale maniera si otterranno importi più elevati a seguito dell’attestazione ISEE 2023.