Il classico passaggio di proprietà di un immobile ottenuto con l’assistenza di un notaio può presentare delle alternative. Ecco quali
Si è aperto un nuovo anno, eppure già il mese di gennaio ha eredito il meglio e il peggio del precedente 2022. D’altronde, l’inflazione galoppante si affacciata con una previsione di una nuova accelerazione a due cifre percentuali. Di fronte al rischio di rinfoltire il già alto costo della vita riflessosi sull’aumento dei prezzi sui beni al consumo, il governo ha preso delle iniziative in merito sin dal mese scorso di settembre.
Nella fattispecie, è stato il governo presieduto da Mario Draghi, dopo l’approvazione di un decreto di emergenza, ad autorizzare l’anticipo di una parte dell’adeguamento ISTAT degli importi pensionistici, rispetto ai livelli inflazionistici appunto. Dai ratei delle pensioni dello scorso ottobre, è stato dunque applicato un indice previsionale pari al 2 per cento, secondo la scala reddituale degli scaglioni. Dal 1° gennaio, il MEF ha replicato con la seconda parte della rivalutazione, fissata nelle stesse modalità, all’indice effettivo del 7,3 per cento.
Il contrasto calmierato alla deriva inflazionistica che è andata a peggiorare anche un ambito come quello delle bollette energetiche, si è reso necessario per non far sprofondare l’intero peso della rivalutazione statistica sulle casse dello Stato. L’inflazione, però, ha agito e sta agendo rispetto ad ulteriori aspetti dell’economia (in generale e familiare): non affatto marginalmente, sui progetti delle famiglie.
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L’incidenza su un progetto sacrosanto di una neo coppia o di un giovane desideroso di uno spazio autonomo, quale è l’acquisto di una casa o di una prima casa, è stata indubbiamente massiccia. Dopo la stasi della primavera e dell’estate scorsa, seguita alla prima ondata di rialzi, l’autunno ha visto la pesante iniziativa della Banca Centrale Europea di incrementare di nuovo di tassi di interesse sui mutui.
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Il riflesso sulla rata mensile è giunto a picchi di 250 euro in più. Non è stato difficile trasformare potenziali proprietari di un immobile, alla ricerca di un finanziamento e di una banca pronta a concederlo, ad effettivi affittuari, a dimostrazione della curva esponenziale appartenente a questa controtendenza. Non mancano i genitori pronti a contribuire al miglioramento delle condizioni di un figlio, pensando loro stessi ad acquistare una casa, oppure donandone uno già in possesso. Per la donazione, è obbligatorio un atto scritto certificato dal notaio. Ma è possibile giungere al medesimo obiettivo, aggirando il ricorso ad uno studio notarile, tramite la cosiddetta “donazione indiretta”, che non è altro che la donazione diretta del denaro necessario affinché il figlio stesso possa effettuare l’acquisto ed intestare l’immobile. È importante che al momento del bonifico, vi sia indicata una causale appropriata (“donazione per acquisto prima casa”). Il rapporto col notaio è dunque rimandato al rogito della casa.