Nella fase di spegnimento, la corrente elettrica viene ugualmente spesa da alcuni elettrodomestici senza che svolgano alcuna funzione. Quali sono
La crisi energetica che ha colpito dalla fine dello scorso febbraio i Paesi del vecchio continente, riscoprendo, dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino, l’annoso problema della dipendenza europea dell’energia, ha rimodulato le vite di numerose famiglie e cittadini. La povertà pregressa di certi nuclei, come il progressivo impoverimento odierno sono i fattori alla base di un’erosione dei bilanci familiari odierni.
L’incapacità di sostenere i costi incrementati delle bollette riguardanti le utenze domestiche, ha prodotto una riduzione della capacità di risparmio di molti italiani, fagocitata dall’inflazione che ha non conosciuto stop nel frattempo, anzi, contribuendo al rialzo dei prezzi sui consumi, ed affacciandosi già da gennaio con la previsione di una nuova accelerazione a due cifre percentuali.
A quasi un anno dalla “questione” dell’energia, i cittadini hanno captato dai governi i più vari messaggi. La Commissione Europea ha raccomandato da subito un ridimensionamento dei consumi di gas ed elettricità all’interno delle proprie abitazioni; anzi, si è auspicato un cambiamento delle abitudini – anche di igiene – con conversioni alla doccia fredda, alla cottura – altrettanto – fredda della pasta; oltre a tenere spenti i termosifoni anche nelle giornate più fredde.
LEGGI ANCHE: I disoccupati riceveranno questo bonus a gennaio
Più realisticamente, in Italia, non sono stati pochi i cittadini che, con senso pratico, hanno approfittato dei bonus fiscali per aggiungere nei propri balconi o terrazze, alcuni pannelli solari o ad integrare i termosifoni con pannelli termoriflettori per combattere la dispersione di energia nelle parti più sottili delle pareti di casa. Di fatto, è assolutamente necessario sugli elettrodomestici, i cui più classici e indispensabili sono anche gli stessi che consumano di più, ossia la lavatrice, il frigorifero, il condizionatore, l’asciugatrice, l’asciugacapelli e il forno elettrico.
LEGGI ANCHE: RdC gennaio | Chi sta trovando 350 euro extra
Puntare su migliori programmi di lavaggio o razionare l’uso di taluni apparecchi è un dovere di responsabilità che supera il particolare momento di crisi. Poi vi sono altri dispositivi, che senza che restino in funzione, consumano energia, in ogni caso. Si parla del microonde, del computer, la stampante, la macchinetta del caffè e la televisione. L’uso dello stand-by per molto tempo nell’arco della giornata può produrre una spesa di ben 150 euro in più all’anno. Dopo l’uso, la soluzione migliore è quella di staccare la spina; ma anche nell’utilizzo, come per il ferro da stiro e il forno, è bene approfittare delle fasce orarie più economiche.