Ci sono rischi per i cittadini che accolgono i suggerimenti di qualunque comunicazione firmata INPS. Il problema è che talvolta sono delle simulazioni
L’INPS è uno degli enti le cui comunicazioni sono più attese dai cittadini italiani. Trattandosi dell’ente di previdenza sociale, che dunque eroga bonus, agevolazioni, reddito di cittadinanza, assegno unico, trattamenti pensionistici, e tute le prestazioni a beneficio dei cittadini, quando arriva una comunicazzione INPS si desidera immediatamente che siano notizie positive. PEr cui si vive una sorta di rispetto e venerazione nei confronti dell’ente. Purtroppo chi si avvantaggia delle debolezze psicologiche dei cittadini per farne profitto personale sfrutta il nome INPS per metter in piedi delle truffe.
E purtroppo spesso i cittadini cadono nella rete inconsapevolmente. Uno dei maggiori vantaggi è che i truffatori utilizzano un linguaggio, sia verbale che grafico, che emula alla perfezione quello dell’ente, per darsi maggiore credibilità. Tuttavia bisogna stare attenti, i rischi sono grossi, non ultimo il furto dell’identità e dei dati personali, merce molto preziosa al giorno d’oggi.
Truffa INPS, come proteggersi
E l’INPS è perfettamente consapevole del fatto che molte truffe sfruttano il suo nome. Difatti comunica sovente cosa si deve fare per evitare di cadere nella trappola dei malfattori. A tale fine ha pubblicato su Facebook delle informazioni, accompagnate da una grafica, che spiegano come proteggersi da eventuali furti di dati. Innanzitutto l’ente specifica di stare attenti alle mail, SMS e Whatsapp sospetti. L’ente non chiederà mai di inserire dati personali, quali utente e password in una schermata, o di comunicarli telefonicamente ad un operatore.
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Neanche le coordinate bancarie vengono richieste, soprattutto se la schermata è un link inserito direttamente nel messaggio. Si tratta di un fake, anche se spesso ben architettato, che imita in tutto e per tutto il logo INPS. L’ente non invia funzionari fisici alla porta dei clienti. O pubblicità ingannevoli che sfruttano il nome dell’INPS per accreditarsi e vendere prodotti.
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L’ente invia comunicazioni ufficiali tramite PEC, raccomandata, SMS senza link, chiamate se si è contattato il call center ed attivato la richiamata; nel cassetto postale della pagina MyInps presente sul portale dell’ente.