Esiste un limite di volte per rinegoziare il mutuo?

Il mutuo può essere rinegoziato in accordo tra banca e mutuatario. Quest’ultima può accettarlo o meno. Quante volte?

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Mutuo (Foto Pixabay)

Chi apre un mutuo sa che una parte dell’accordo può dipendere dalla fortuna nel trovare una formula a sé confacente, ed un’altra al momento storico in cui si chiede il prestito. I tassi d’interesse per i mutui sono determinati dall’Euribor, l’indice dei mutui a tasso variabile. Chi accende un mutuo può decidere se optare per la formula fissa o variabile. In genere chi apre un mutuo di lunga data preferisce il tasso fisso, di modo da gestire nel tempo le uscite prevedibili. tuttavia non sempre è il più conveniente. Dipende dal momento storico in cui il mutuo viene sottoscritto.

Se ad esempio si sceglie un periodo con i tassi d’interesse alle stelle, per tutta la durata, magari trentennale, del mutuo, il rimborso mensile sarà tarato sugli interessi di un mutuo poco conveniente. Ed allora il clente potrebbe chiedere la rinegoziazione del contratto.

Rinegoziazione mutuo, come funziona

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Casa (Foto Pixabay)

Dopo un po’ di tempo il cliente può rendersi conto che il mutuo che ha acceso è davvero poco conveniente e poco confacente alle sue esigenze. Può anche capitare che nel tempo sia mutata la condizione economica del mutuatario. Come ad esempio uno stipendio maggiore. Dunque egli potrebbe voler richiedere un mutuo con un rimborso mensile più alto, ma estinguibile in tempi minori. Non esistono regole sulla rinegoziazione del mutuo. Generalmente le banche lo rendono possibile, o almeno valutano la cosa, se ci sono alle spalle almeno due o tre anni di rimborso.

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La banca da parte sua non è obbligata ad accettare. Tuttavia il rischio è di perdere il cliente che potrebbe chiedere la surroga ad un’altra banca. Le condizioni che possono essere modificate con la rinegoziazione sono:

  • tasso d’interesse e spread;
  • durata del mutuo;
  • mutuo a tasso fisso o variabile.

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Il mutuo può essere rinegoziato un numero non stabilito di volte. Non esiste un limite per legge, ma certamente la banca può non essere propensa ad accettare modifiche numerose volte. La richiesta si deve fare tramite raccomandata A/R, e non possono essere addebitate al cliente spese né per la rinegoziazione né notarili.

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