Ci sono degli errori frequenti da parte di titolari di prestito bancario e postale poco esperti di finanza. Come evitarli
Chiedere un prestito in banca o alla Posta rappresenta un passaggio importante nella vita finanziaria di un individuo o di una famiglia. Da quel momento in poi, se il prestito viene accolto, ogni mese, per diversi anni, che possono essere anche decenni, la famiglia dovrà decurtare ogni mese dal menage familiare la quota da destinare alla restituzione del prestito. E non si parla di cifre esigue. Con il mercato del lavoro sempre più precario poi, non è neanche un’azione semplice ottenere un prestito. A meno che non si abbiano garanzie inossidabili.
Come ad esempio uno stipendio con il pubblico impiego, diversi beni immobili e/o una fideiussione da parte di terzi, ovvero la garanzia supplementare da parte di una terza persona, come ad sempio un genitore con una buona pensione.
Chi non è molto esperto di questa materia finanziaria, e si affida al consulente della banca che magari non è sempre in buona fede, può incappare in degli errori di cui si può accorgere troppo tardi, ovvero a cose fatte. La prima cosa da evitare è non tenere in conto il TAEG del prestito ma solo il TAN. Tanto per essere chiari, il TAN è il prezzo del prestito, al netto della cifra richiesta. Quindi quanto la banca o la Posta richiede in più rispetto al denaro richiesto in prestito. Invece il TAEG è il costo totale, comprese commissioni e tassi d’interesse supplementari. Se non si tiene in considerazione, alla fine si potrebbero avere spese impreviste.
Leggi anche: Mutuo 2023, maxi offerta per gli under 36 | I dettagli
Inoltre è bene non trascurare la percentuale di stipendio da destinare alla restituzione del prestito. Se non ci si vuole sovraindebitare, la cifra corretta sarebbe il 30% della busta paga, con un margine fino al 40% e non oltre.
Leggi anche: Hai un mutuo? Puoi fare questa cosa gratuitamente
Anche richiedere più denaro del necessario è un errore che si può facilmente evitare. Più è alto l’importo del prestito, e maggiori sono i tassi d’interesse applicati su di esso. E maggiori sono gli anni per terminare la restituzione del denaro.