Coloro che hanno partita Iva quanto dovranno fatturare per ottenere un mutuo dalla loro banca? Ecco svelato il tutto
Sono tanti gli italiani che sognano di possedere una casa di proprietà e molti riescono a realizzare questo sogno acquistando proprio la casa dei loro sogni. Generalmente, salvo poche eccezioni, coloro che acquistano una casa aprono anche un mutuo dal momento che non hanno la somma necessaria al momento dell’acquisto per pagare l’intero immobile.
I mutui vengono richiesti nelle banche e, per poterne ottenere uno, bisogna soddisfare vari requisiti tra cui, tra tutti quello economico. La garanzia offerta dal reddito è una delle prime che la banca valuta quando deve decidere sull’approvazione del finanziamento e tale soglia minima non è sempre uguale ma varia. In questo articolo vedremo quanto deve fatturare un lavoratore con Partita Iva per poter richiedere il mutuo.
La regola generale delle banche italiana relativa ai mutui è che la rata del mutuo non deve essere superiore al 30% del reddito disponibile del richiedente. Se il mutuo è cointestato, normalmente si tiene conto della somma dei redditi dei due richiedenti. Quando il mercato è in forte crescita le garanzie offerte dagli immobili sono più forti e le richieste di mutuo sono approvate con più facilità. Da valutare anche l’eventuale fideiussione offerta da un garante.
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Sfortunatamente, per i possessori di Partita Iva la garanzia della busta paga è minore rispetto a chi invece è, ad esempio, un dipendente pubblico. Indicativamente, la fascia di approvazione va dal 25% al 35%: se il rapporto tra le rate e il reddito è più alto, difficilmente si otterrà l’approvazione. Parliamo comunque di un 10% di differenza tra la soglia minima e la soglia massima.
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Il rapporto tra rata e reddito tiene sempre conto del reddito netto e non del reddito lordo. La prima cosa da fare, quindi, è partire dal calcolo della rata servendosi di uno dei tanti simulatori presenti in rete. Dato che la rata deve essere il 30% del nostro reddito bisogna poi moltiplicare la rata per 12, dividere il risultato per il nostro reddito netto e poi moltiplicare per 100. Il risultato dirà quanto è probabile ottenere l’approvazione del mutuo.
Facendo un esempio pratico, se siamo liberi professionisti ed abbiamo un reddito annuo di 37mila euro il calcolo delle rate rivela che il mutuo ci verrà a costare 710 euro al mese. Questo significa che in un anno pagheremo 8.520 euro di mutuo e la percentuale tra lo stipendio e la rata del mutuo sarà del 23,03%. In questo caso si otterrà l’approvazione per il mutuo.