Si attendono nuovi rialzi sui mutui, sia per quanto riguarda la rata che il tasso di interesse. Cosa sta succedendo
Le politiche monetarie internazionali ovviamente hanno un effetto diretto sui mutui. Specialmente su quelli a tasso varabile, che sono meno prevedibili, ma in un momento storico favrevole possono far risparmiare sul lungo periodo. E purtroppo questo momento storico non è favorevole. Le politiche monetarie della BCE, la banca centrale europea, per combattere l’inflazione, hanno avuto come conseguenza immediata il rialzo dei mutui, sia in quanto tasso d’interesse che cifra della rata di base.
Questo è quanto Tg24 Sky si attende per il 2023 in seguito a delle simulazioni fatte sul portale di Facile.it, che si occupa di mutui e calcola i tassi d’interesse in base alle variabili inserite. A qunto pare a dare un colpo finale ai cittadini, dopo il caro bollette, il caro alimentari e l’inflazione in generale, arriverà un rialzo dei mutui, che porterà l ostipendio a ridursi sempre di più.
Anche se un simulatore non è esattamente come un’analista del mercato con grande esperienza alle spalle, questi meccanismi automatici di conteggio dei mutui sono programmati non solo da esperti di informatica, ma anche da esperti del settore finanziario. Una simulazione fatta da Tg24 Sky, parlando proprio del rialzo del tasso d’interesse dei mutui, ha portato alle cifre che seguono. Si è preso in considerazione un mutuo di 126mila euro a tasso variabile, da restituire in 25 anni. Le previsioni per il mese di giugno 2023 vedono in rialzo il tasso di interesse, che crescerà del 4.75%. E secondo i calcoli crescerà anche l’importo della rata mensile, che arriverà oltre i 700 euro.
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Questo grazie alle politiche della BCE. Nei prossimi mesi si avranno aggiornamenti più precisi. Intanto è importante sottolineare che questi rialzi riguardano chi ha un mutuo a tasso d’interesse variabile, per cui soggetto alle oscillazioni del mercato. Chi ha stipulato un mutuo a tasso d’interesse fisso, non dovrebbe essere coinvolto da questi rialzi, a meno che non si tratti di qualcuno che decida di aprire un mutuo a tasso fisso proprio nel culmine dei prezzi del 2023. In questo caso il tasso d’interesse e la rata potrebbero essere penalizzanti, soprattutto nell’ottica della durata pluridecennale della restituzione dei mutui.