Cosa fare se le piante del vicino invadono la tua proprietà

Questo è il limite di espansione di una piante concesso al suo proprietario nei confronti dell’immobile a lui prossimo. Di cosa si tratta

se le piante crescono fino alla propria casa
Piante rampicanti (Foto Adobe – pensioniora.it)

C’è chi ce l’ha e chi non ce l’ha il pollice verde. Ed anche coloro che si cimentano nonostante siano consapevoli della carenza conoscitiva o di un particolare talento in fatto di giardinaggio, finiscono per prendersene cura, cercando di assicurare al meglio un trattamento a quelle stesse piante, che per scorrettezze ed errori di carattere botanico, non avranno propriamente lunga vita.

Ancorché non sono pochi gli appassionati – è il caso di dirlo – più o meno in erba, che instaurano un rapporto quasi affettivo con la creatura vegetale, addirittura parlandoci mentre si procede alla serena innaffiatura della sera. Alcune di queste piante, dai vasi, iniziano a colonizzare ringhiere, tubature a vista sulle facciate degli edifici abitativi, balconi. Propri e altrui. E non sempre con l’apprezzamento degli altri condomini e vicini.

Quali sono le regole sull’invasione della pianta del vicino?

se le piante crescono fino alla propria casa
Piante (Foto Adobe – pensioniora.it)

Delle piante rampicanti, c’è chi avuto l’intuizione di farne un ottimo “cappotto termico” in vista dell’inverno; anzi, con lo scopo di avere meno occasioni per l’accensione dei riscaldamenti: pare proprio che un edificio “avvolto” da piante rampicanti – il più delle volte bello da vedere – ottenga il costante mantenimento della temperatura interna; non si gela, insomma.

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L’invasione della pianta del giardino, del balcone, o semplicemente della cornice della finestra del vicino non è sempre gradito, come detto, da quest’ultimo. Pertanto, ecco cosa dicono le regole del condominio e, in fondo, i margini entro i quali i vicini possono rivalersi. La presenza di piante troppo grandi che irrompono lentamente nella proprietà altrui, riducendo aria e luce, ed eventualemente creando sporcizia, spesso è oggetto di una richiesta da parte del vicino di rimuovere almeno le ramificazioni in eccesso (quelle presenti entro il suo perimetro).

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I riferimenti normativi per reperire informazioni in merito alle distanze delle piante dal confine, sono rappresentati dai regolamenti locali. Ma quando la polizia locale non ha alcun limite da far rispettare (perché effettivamente non c’è), è buona norma osservare alcune misure di tolleranza: per alberi ad alto fusto (noci, castagni, querce, pini, cipressi, olmi, pioppi, platani ecc.), la distanza è pari a tre metri; un metro e mezzo per alberi di non alto fusto (non superiore a tre metri); mezzo metro per piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo (viti, arbusti, siepi vive, ecc.). Ad ogni modo, in caso di invasione, il vicino non deve mai operare direttamente; il taglio deve essere effettuato dal proprietario delle piante.

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