Parliamo oggi delle pensioni minime e, in particolare, soffermiamoci su quale aumento sarà possibile trovare: 82 o 136 euro?
Sembra proprio che con l’inizio del 2023, tantissime realtà si stiano preparando a ricevere degli importanti o comunque dei significativi aumenti per riuscire a contrastare la sempre più crescente povertà: ma cosa ne sarà delle pensioni minime? Scopriamolo insieme.
Negli ultimi mesi del 2022 siamo stati letteralmente messi in ginocchio: sia dal caro bollette, a causa degli aumenti su gas e luce, sia dall’improvvisa e insistente inflazione che ha colpito qualsiasi ambito del nostro quotidiano. Proprio per questo motivo, il 2023 si apre con tutta una serie di ricalcoli e aumenti, tra i quali non possiamo fare a meno di citare le pensioni minime.
Ebbene sì, con l’inizio del nuovo, lo Stato ha deciso di dare un aiuto più concreto e soprattutto reale a i suoi cittadini, ed è proprio per questo motivo che noi di PensioniOra siamo oggi qui a parlarvi delle cosiddette maggiorazioni sociali. Vale a dire alcuni ricalcoli e aumenti, per adattare l’importo delle pensioni minime all’attuale caro vita, che si presenta nettamente più elevato rispetto solo a qualche mese fa.
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In particolare, queste maggiorazioni avranno un impatto su tutti coloro che hanno già compiuto sessant’anni, rispettano determinati limiti di reddito e percepiscono la pensione minima. Proprio loro, infatti, potranno godere di un aumento di ben il 7,3% per cento con un trattamento minimo che partirà dai 563,74 euro al mese. Nello specifico, i beneficiari saranno tutti coloro che percepiscono un trattamento pensionistico a carico dell’assicurazione generale Obbligatoria o di vecchiaia o i superstiti; ma anche i pensionati lavoratori autonomi, coloro che sono iscritti a forme esclusive o sostitutive di assicurazione e, per finire, i titoli di trattamenti assistenzialisti.
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Ma a quanto ammonterà, nel dettaglio, questo aumento delle pensioni minime? Ebbene, per calcolare questo bisogna senz’altro prendere in considerazione il reddito personale e coniugale. Proprio per questo motivo, coloro che hanno tra i sessanta e i sessanta quattro anni, si vedranno arrivare un aumento di 25,83 euro mensili. Per quanto riguarda chi è tra i sessantacinque e i sessantanove, invece, l’aumento mensile sarà di 82,64 euro. E, per finire, chi ha superato i settanta anni avrà la bellezza di 136,44 euro in più ogni mese.