I cittadini italiani, che riceveranno ancora bonus ed incentivi nel 2023, dovranno stare attenti ai rinnovi. Come per l’assegno unico
Con l’approvazione della Legge di Bilancio, del nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni, tante riforme sono state approvate. Come la riduzione delle mensilità del reddito di cittadinanza, oppure ad aumenti, seppur lievi di alcuni indennizzi economici, per chi è in difficoltà.
Ad esempio, per quanto riguarda l’assegno unico 2023, lo Stato passerà, da cifre pari a 45,2 milioni a 409,2 mln di euro per il 2023, da 457,9 milioni a 525,7 mln di euro per il 2024, da 473 milioni a 542,5 per il 2025. Un bell’investimento, se si fanno bene i conti. Ma serviranno per tutti?
Attenzione ai rinnovi dell’Assegno Unico
Nel mese di gennaio, c’è la garanzia che gli importi dell’assegno unico verranno lievemente aumentati per i percettori. Le cifre, infatti passeranno ad esempio da 175 euro a 189 euro per figlio, mentre il limite Isee da non superare per averne diritto passerà da 15.000 a 16.215 euro.
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Ma bisogna sempre stare attenti, a non dimenticarsi dei rinnovi. Infatti, c’è tempo fino al 28 febbraio, per rinnovare ed inviare la Dichiarazione sostitutiva unica da inviare all’Inps per ottenere l’aggiornamento dell’ISEE del nucleo famigliare. Chi non lo fa, riceverà il versamento dell’assegno con la quota minima.
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Qualora non si rinnovasse, entro la data di fine febbraio, c’è comunque del tempo, fino al 30 giugno, per poter recuperare tutti gli importi che spettano al nucleo familiare. Se non si presenterà il rinnovo, si riceveranno solo 50€ a figlio.
È bene ricordare che lo Stato ha portato degli aumenti del 50% riguardo l’assegno unico, in riferimento a nuclei familiari con almeno 4 figli (salito da 100 a 150 euro) e un aumento di parti entità per i nuclei con almeno tre figli ma limitatamente agli importi per i figli di età compresa tra uno e tre anni.
C’è la necessità di aggiornamento dell’ISEE, altrimenti da marzo 2023 viene garantito solo l’importo minimo previsto per gli ISEE da 40mila euro in su.
Intanto, secondo le statistiche, l’assegno unico familiare, è uno degli indennizzi economici maggiormente richiesti in Italia. Lo ricevono più o meno 5,3 milioni di famiglie per un totale di 8,5 milioni di minori. Le famiglie in Italia (dato 2020) sono 25,7 milioni ma soltanto un terzo (quindi poco più di 8 milioni) hanno figli a carico.