Tutti in pensione a 64 anni con questa cifra | Novità in Europa

L’età minima pensionabile italiana è al di sopra degli standard europei. Tuttavia in molti Paesi si alza il requisito contributivo

pensione in Francia a 64 anni
Pensioni (Foto Pixabay – pensioniora.it)

La pensione anticipata in realtà non è altro che la possibilità di andare in pensione in un’età anagrafica che consenta ancora un’autonomia fisica e mentale per poter godere dell’assegno mensile senza lavorare. La Legge Fornero in Italia ha riportato a 67 anni l’età pensonabile, 66 per le donne. Con qualche eccezione. Opzione Donna, che allo stesso tempo sacrifica una fetta non trascurabile del’asegno, e l’APE sociale, per i lavoratori con mansioni usuranti. Anche i lavoratori precoci possono andar via dal mondo del lavoro prima dei 67 anni, ma devono aver maturato contributi prima della maggiore età.

Tutti gli altri escono dal mondo del lavoro a 67 anni. Anche se in questi anni sono state portate avanti delle formule sperimentali di pensione anticipata: Quota 100, che è stata la più duratura, e la prima in ordine cronologico, ha consentito ha centinaia di migliaia di lavoratori di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. La versione 2.0, Quota 102, alza l’età anagrafica a 64 anni, innalzando di due il conteggio, fino a 102. Mentre quest’anno antra in scena la Quota 103, che fa scendere nuovamente l’età anagrafica a 62 anni, ma allo stesso tempo crescono notevolmente i requisiti contributivi, arrivando fino a 41 anni. Cifra che probabilmente il Governo Meloni vorrebbe rendere stabile per mandare in pensione a tutte le età.

Pensione, la riforma in Francia con 64 anni di età anagrafica

pensione in Francia a 64 anni
Pensioni (Foto Pixabay – pensioniora.it)

La Francia ha assistito a una riforma previdenziale, non assente da proteste e polemiche. Il ministro Elisabeth Borne ha introdotto la pensione a 64 anni. Che non è un favore ai cugini d’Oltralpe. Infatti in Francia mediamente si va in pensione intorno ai 62 anni. Quindi sarebbe un rialzo di due anni. Ma con una pensione minima decisamente invidiabile, specialmente per gli standard italiani: 1.200 euro al mese.

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Se si considera che in Italia la pensione minima – da non confondere con l’assegno sociale – è di poco più di 524 euro al mese il paragone è facile. Anche se per il 2023 verrà alzata a 600 euro, solo per un anno e solo per gli over 75. Si attendono adeguamenti agli standard europei.

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