I contribuenti italiani possono compilare l’ISEE 2023 ma dovranno fare attenzione a non commettere nessun errore…
Con l’inizio del nuovo anno gli italiani possono iniziare a chiedere l‘ISEE al proprio commercialista o CAF. Si tratta di un documento importante, che deve essere presentato entro il mese di aprile, soprattutto per chi vuole richiedere vari bonus ed incentivi promossi dallo stato o per l’esenzione del Canone Rai o per avere riduzioni delle tasse universitarie.
L’indicatore della situazione economica equivalente è infatti necessario in questi casi: più l’ISEE sarà basso e più si avrà la possibilità di ricevere i bonus. Al contrario con un ISEE alto ci saranno meno, se non nessuna, possibilità di accedere a varie agevolazioni. Quando si compila un ISEE bisogna fare molta attenzione a non sbagliare i dati.
ISEE sbagliato? Ecco cosa fare per correggere i dati
A partire dal 2020 ai contribuenti italiani è concesso di usufruire dell‘ISEE precompilato e, proprio dal momento che in questo caso a compilarlo sono le persone e non commercialisti, CAF o Patronati, che potrebbe capitare, per inesperienza o disattenzione, di presentare una attestazione ISEE con dati sbagliati.
Coloro che presentano un ISEE sbagliato possono rischiare anche di non poter accedere a un determinato contributo, oppure di essere posizionati in una fascia di tassazione universitaria errata. Ancora, in caso di ISEE sbagliato, si potrebbe rischiare di perdere un determinato beneficio e dichiarare il falso comporterebbe anche delle sanzioni.
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Se ci accorgiamo di aver sbagliato un ISEE possiamo correggerlo ma entro 10 giorni dall’invio: per questo motivo si consiglia sempre di verificare in anticipo i dati contenuti in una dichiarazione ISEE. A dover essere controllati sono la situazione patrimoniale, quella reddituale e le informazioni sui componenti del proprio nucleo familiare.
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L’errore commesso va corretto con un modulo integrativo entro 15 giorni dalla richiesta di presentazione del calcolo ISEE, altrimenti si rischiano delle sanzioni. Le sanzioni previste in caso di ISEE errato possono essere di tipo amministrativo o di tipo penale. Per quanto riguarda l’amministrativo si parte da una somma minima di 5.164 euro fino a una massima di 25.822 euro.
Per quanto riguarda invece l’aspetto penale, se si percepisce in modo indebito una cifra superiore ai 3.999,96 euro, allora si rischia la reclusione da 6 mesi e 3 anni. L’ISEE sbagliato potrà essere corretto rivolgendosi a un CAF o patronato abilitato al fine di presentare L’ISEE integrativo: non sarà necessario presentare una nuova dichiarazione ISEE