Buone notizie per una categoria di lavoratori inizialmente esclusa dal bonus di 200 euro una tantum: riceveranno l’incentivo
Il governo Draghi passerà sicuramente alla storia per essere stato il governo dei bonus e degli incentivi statali. I tanti bonus, infatti, sono stati emessi per aiutare gli italiani ad affrontare un difficile scenario socio – economico, iniziato prima con la pandemia da Covid -19 e poi con la guerra tra Russia ed Ucraina, inflazione ed aumento delle materie prime.
Con il Dl Aiuti bis, nello specifico, è stato inserito un bonus da 200 euro una tantum proprio per aiutare alcune categorie di italiani nel pagamento delle utenze domestiche, aumentate a causa della guerra che si sta combattendo alle nostre porte. In questi giorni, poi, è arrivata anche una buona notizia riguardo il bonus e coloro che in un primo momento erano stati esclusi.
Il Bonus da 200 euro una tantum previsto dal Dl Aiuti bis è stato ora esteso a 80mila lavoratori che fino a questo momento erano stati esclusi dalla misura. Ad annunciarlo è il Ministero del Lavoro attraverso un apposito comunicato stampa dello scorso 10 gennaio. Riceveranno il bonus anche i lavoratori autonomi e i professionisti titolari di partita IVA.
LEGGI ANCHE: Pensione reversibilità | Si può avere con la separazione dei beni?
La Corte dei Conti ha infatti registrato il decreto interministeriale firmato il 7 dicembre dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro delle Finanze, che modifica l’originaria previsione attuativa del D.M. 19 agosto 2022 con si escludevano, di fatto, proprio gli autonomi ed i titolari di partita IVA dal bonus.
LEGGI ANCHE: Come poter aumentare le entrate se la pensione è bassa
Il nuovo decreto, dunque, dà il via libera alla ricezione del bonus anche a questi lavoratori che non solo avranno la 200 euro ma anche il bonus da 150 euro se hanno un reddito inferiore a 20 mila euro. In totale, dunque, questi lavoratori avranno 350 euro di bonus: 200 dal Dl Aiuti bis e 150 dal Dl Aiuti ter.
L’ampliamento del bonus da 200 euro interessa circa 30mila lavoratori autonomi e 50mila professionisti, per un totale di 80mila beneficiari. Le domande in precedenza rifiutate che i lavoratori autonomi e i professionisti senza partita IVA avevano già inoltrato saranno riprese in carico dall’INPS in maniera autonoma. L’Istituto provvederà anche alle nuove richieste.