Molti percettori dell’Assegno Unico si chiedono se questo arriverà nei prossimi mesi anche senza aver presentato l’ISEE
Il governo Meloni, attraverso la nuova Legge di Bilancio approvata lo scorso 30 dicembre da Camera e Senato, ha prorogato alcuni degli incentivi e bonus che erano già in vigore con il governo Draghi. Tra queste misure prorogate c’è anche l’Assegno Unico Universale, l’incentivo con le famiglie con figli a carico fino a 21 anni di età e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità.
Come accadeva già, anche per il 2023 l’Assegno Unico sarà erogato direttamente sull’IBAN di chi ne ha fatto domanda e, per l’anno in corso, sono previste anche delle maggiorazioni e delle novità. Innanzitutto coloro che ricevono già l’AU non devono presentare nessuna nuova domanda a meno che non sia cambiato l’ISEE o sia nato un nuovo figlio.
Questo significa che tutti coloro che non devono aggiornare l’ISEE e ricevono già l’AU lo riceveranno anche nei prossimi mesi come è già accaduto in precedenza. Anche nel caso in cui non abbiamo mai presentato l’ISEE e avevano l‘AU quindi al minimo, continueranno ad averlo esattamente come già accaduto da marzo 2022 ad oggi.
Coloro invece a cui è modificata la situazione patrimoniale o familiare dovranno comunicare tali variazioni. Queste persone avranno tempo fino al 28 febbraio per inviare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’INPS e avere così l’aggiornamento dell’ISEE. La scadenza del 28 febbraio è importante perché altrimenti a partire dalla mensilità di marzo verrà erogata solo la quota minima di 50 euro per ciascun figlio.
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Come spiega Il Sole 24 Ore, “a quel punto solo chi aggiornerà l’Isee entro il 30 giugno potrà ottenere gli importi arretrati ricalcolati in base al parametro dal mese di marzo: chi lo farà dopo, li riceverà modulati in base all’indicatore solo dal momento di presentazione della Dsu”. È importante ricordare che non serve presentare una nuova domanda di assegno unico per chi già lo percepisce. La nuova annualità scatta in automatico fino a marzo 2024.
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Ricordiamo, infine, che la nuova Legge di Bilancio prevede anche degli aumenti. Si avrà un aumento del 50% della maggiorazione mensile da 100 a 150 euro per i nuclei con almeno 4 figli, aumento del 50% dell’assegno per i nuclei con tre o più figli a carico, limitatamente agli importi per i figli di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di Isee fino a 40mila euro, aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari con figli di età inferiore a un anno. Gli aumenti saranno riconosciuti a partire dalla mensilità pagata a febbraio.