Andiamo a vedere in cosa consiste il bonus sicurezza, che sarà sempre utile per la sicurezza delle proprie case ed appartamenti
Ascoltiamo sempre attraverso telegiornali e notizie radio, che purtroppo malviventi si introducono in case, ville od appartamenti e riescono a svaligiare e a prendere tutto ciò che c’è all’interno. Di conseguenza se non ci sono telecamere, difficilmente riusciamo a risalire ai ladri che compiono furti e rapine.
Costruire e rendere le nostre abitazioni più sicure, costa anche un bel po‘, così lo Stato, attraverso il Bonus sicurezza, cercherà di aiutare gli italiani con un ulteriore indennizzo economico. Ma chi potrà avere il beneficio del bonus sicurezza e quanto peserà dal punto di vista economico?
Come funziona il bonus sicurezza?
Con la Legge di Bilancio e la sua approvazione, tra le tante riforme del nuovo Governo della Meloni, è stato confermato anche il Bonus sicurezza. Il bonus sicurezza, consiste in una detrazione fiscale al 50%, con un limite massimo di 96mila euro, rivolta a tutte le famiglie che vogliono migliorare le condizioni di sicurezza, volta a prevenire furti, rapine ed atti illeciti.
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Importante sapere che questo bonus sicurezza, sarà rivolto a chiunque paghi l’Irpef, non ci sono quindi limiti reddituali per poterlo richiedere. Questo “scalo” rientra nei concetti di ulteriori contributi rinnovati o introdotti dall’attuale esecutivo. Ma cosa si può comprare con questo bonus sicurezza per rendere impenetrabile la nostra abitazione?
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Con le spese del bonus sicurezza, è importante sapere che si possono acquistare sistemi di allarme, sensori per il rilevamento di intrusioni, videocamere, casseforti, citofoni, porte blindate, saracinesche. Oppure rilevatori di fumo, che fanno scattare subito gli allarmi se collegati con la più vicina stazione di polizia pronta ad intervenire qualora i malviventi fossero ancora in giro.
Chi e come potrà essere richiesto?
La richiesta potrà essere effettuata ufficialmente da proprietari e nudi proprietari dell’immobile; soggetti che hanno un diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione); soggetti locatari; soggetti comodatari; soci di cooperative. Senza dimenticare da coniugi conviventi, oppure ufficialmente separati.
Sarà importante, per poterlo ottenere, presentare una dichiarazione dei dati fiscali di chi sostiene le spese e i dati fiscali del beneficiario. Il pagamento verrà effettuato con carte di credito, di debito o bonifico, e devono essere tracciabili. Inoltre bisogna presentare il codice fiscale o la partita Iva di chi ha effettuato i lavori; la causale del versamento Il numero della fattura e la data di emissione e l’importo della stessa.