Al via le domande per richiedere la misura di sostegno alle famiglie relative al nuovo anno ma ecco come si presenta l’ISEE. I particolari
L’anno 2022 si è chiuso con il riversamento da un punto di vista previdenziale di diverse e molteplici misure economiche. Non a caso, è stato un anno drammatico, non soltanto sotto il profilo dello scoppio di un conflitto nel cuore dell’Europa, ma anche per la trascinante crisi economica prodotta dalla crisi dell’energia che ha ancora gravi conseguenze sui bilanci di numerose famiglie europee.
Il rincaro dei costi energetici delle bollette domestiche e la persistente inflazione che si è appena affacciata al nuovo anno con una nuova accelerazione a due cifre percentuali, hanno colpito proprio i nuclei familiari dei lavoratori e dei pensionati in difficoltà, precedentemente fagocitati da una povertà pregressa oppure dal progressivo impoverimento sopraggiunto a partire dalla fine dello scorso febbraio.
Assegno unico 2023, occorre ripresentare l’ISEE in queste circostanze
Il riferimento del caro energia che ha attraversato le criticità sorte in tutta Europa, è risultato centrale anche nell’ultima legge di bilancio appena approvata, redatta dal governo Meloni. Ben due terzi dei fondi da distribuire e dunque dei provvedimenti che faranno da guida all’azione dell’esecutivo per i prossimi mesi, sono dedicati al contrasto della erosione finanziaria a danno dei bilanci domestici.
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Pertanto, si è deciso per la proroga di sei mesi sul distacco delle utenze per salvaguardare il passaggio della stagione invernale, tanto quanto viene innalzato il tetto ISEE del reddito per permettere l’accesso ai bonus bollette a favore delle famiglie numerose. Alle stesse famiglie dei lavoratori dipendenti, ma anche a quelle dei pensionati e degli inoccupati, le novità di quest’anno hanno presentato il rinnovo dell’Assegno Unico e universale.
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Il sostegno alle spese per ciascun figlio minorenne o disabile a carico vedrà partire la nuova annualità a partire dal 1° aprile 2023, mentre ad oggi stanno andando verso la conclusione le erogazioni delle rate antecedenti a dicembre (dunque gli arretrati 2022). Fino al 1° marzo prossimo, i genitori possono presentare la domanda di rinnovo al sostegno. Al contempo, dovranno allegare un nuovo modello DSU della comunicazione ISEE se nel corso del 2022 si è verificata una variazione del reddito complessivo familiare che abbia comportato lo spostamento del relativo scaglione determinante l’importo dell’assegno. È sufficiente anche il modello nella versione MINI, eccetto che per questi casi: la richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario; la dichiarazione di presenza nel nucleo di persone disabili; la dichiarazione di presenza di figli da parte di genitori separati. Per queste eccezioni, occorre l’ISEE ordinario.